E’ stata la vittoria che ha cambiato la storia della Russia, rendendola una superpotenza. Grazie ad essa Mosca siede nel consiglio di sicurezza dell’Onu, è stata egemone in tutto l’est per oltre 40 anni ed esercita ancora una notevole influenza nei territori dell’ex Unione Sovietica. Per celebrare il trionfo nella seconda guerra mondiale, Vladimir Putin ha chiesto e ottenuto dalla Camera la concessione dell’amnistia. Un gesto di magnanimità degno di un sovrano, quale zar Vlad crede evidentemente di essere.
Il provvedimento riguarderà tutti coloro che sono sospettati, accusati e giudicati colpevoli di crimini di lieve e media entità, la cui pena non supera i cinque anni di reclusione. Nella categoria di quelli che potranno beneficiare dell’amnistia sono presenti anche gli invalidi, i soldati in missione ed i genitori di figli minori.
Secondo le prime stime, a beneficiare dell’amnistia saranno circa 350 mila persone, ed altre 60mila, per effetto del provvedimento, usciranno dagli istituti di pena in anticipo. Stando alle dichiarazioni degli esperti, dopo l’amnistia la Russia dovrebbe occupare il trentesimo posto al mondo per numero di detenuti, rispetto all’ottavo che occupava in precedenza. Attualmente sono circa 600mila le persone detenute nelle carceri russe.
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