Putin ritira le truppe dai confini ucraini

Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato questa mattina il ritiro di 17.600 soldati impegnati in delle esercitazioni militari nella regione di Rostov, che si trova ai confini con l’Ucraina. Ad annunciarlo, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha spiegato che il presidente ha disposto del rientro dei militari presso le loro basi.
Il leader con questa operazione mette a freno una delle maggiori cause del deterioramento di rapporti tra i due Paesi, e la scelta di metterla in atto giunge proprio alla vigilia del faccia a faccia con Poroshenko in programma a Milano il 16 e 17 ottobre.

L’agenzia Ria Novosti afferma che Putin ha prima incontrato il ministro della Difesa Sergei Shoigu, che ha prodotto una relazione sul completamento del periodo estivo di esercitazioni nei poligoni del distretto militare meridionale, e poi, ha ordinato l’inizio del rientro delle truppe.

E’ una decisione importante per la Russia: proprio un mese fa, infatti, la Nato aveva accusato Putin di mantenere migliaia di soldati e centinaia di blindati in territorio ucraino a sostegno delle milizie separatiste russofone. Il leader si era difeso, aveva affermato il proprio diritto a difendere gli interessi dei filorussi – la maggioranza della popolazione nella regione -, ma sembra oggi tendere una mano verso futuri sviluppi delle relazioni con l’occidente.