LāIndia cerca di ridurre la natalitĆ e controllare la fertilitĆ , perchĆ© si stima che se continuasse questo trend di crescita nel 2028 sarĆ il paese piĆ¹ popoloso del mondo. Le modalitĆ perĆ² fanno discutere, infatti adesso si punta sulla sterilizzazione delle donne per raggiungere lāobiettivo. La pratica in realtĆ ĆØ molto diffusa nel paese e incoraggiata dal governo stesso che la considera efficace e sicura, nonostante le tragedie legate alle condizioni precarie in cui viene praticata. Lāultimo scandalo venuto alla luce si ĆØ verificato lo scorso 8 novembre, quando 13 donne sono morte in seguito allāoperazione eseguita in massa in un centro di sterilizzazione del Chhattisgarh. A livello clinico, senza apporre giudizi in merito, un buon metodo sostitutivo sarebbe la vasectomia maschile, meno invasiva e piĆ¹ semplice, ma gli uomini sono piĆ¹ restii a sottoporsi a questo tipo di interventi, ma anche meno interessati dalle politiche di governo che si concentrano sul gentil sesso.
Nel biennio appena passato 2013-14, lo stato ha infatti facilitato 4 milioni di procedure, mostrando lāintervento sulla carta che appare semplice e privo di rischi, ma la realtĆ ĆØ ben diversa. Innanzitutto per le condizioni igenico-sanitare in cui le donne vengono operate, e poi, ben piĆ¹ importante, per la discutibile volontarietĆ femminile ad eseguire la sterilizzazione. Queste donne, che spesso entrano nelle strutture costrette da altri, sono trattate come bestiame – denuncia lāavvocato Colin Gonsalves, direttore della Ong Human rights law network ā In fase post operatoria a volte vengono lasciate sul pavimento, tra sangue e sporciziaā.
Ma giĆ nel 2012 lāOng dellāavvocato aveva denunciato il caso di 53 donne sterilizzate in una scuola del Bihar, senza elettricitĆ , nĆ© acqua, alla luce delle torce elettriche. Lāintervento viene imposto nella maggior parte dei casi alle donne illetterate dei villaggi, per esempio in Rajasthan un terzo delle candidate ignora che lāoperazione ĆØ irreversibile, zona tra lāaltro in cui si registra il maggior numero delle operazioni.
Secondo il direttore del programma formulato nel 2012, S.K.Sikdar, il governo si impegna a proporre anche altri metodi di contraccezione e non ci sarebbe āalcuna pressione, le persone sono libere di fare ciĆ² che preferisconoā. Ma gli abusi continuano. Ad esempio la Human rights watch ha rilevato come gli agenti locali governativi siano spesso tentati di fornire alle donne informazioni incomplete per convincerle a sottoporsi alla sterilizzazione, anche con ricatti come quello di perdere il lavoro. La situazione insomma ĆØ controversa e difficile, soprattutto nelle zone del nord del Paese, piĆ¹ povere e rurali.