Parere legale non pubblicato: è scontro

Nuovi guai per Theresa May. La Camera dei Comuni britannica ha approvato una mozione di censura promossa dai laburisti contro il governo per la mancata pubblicazione integrale del parere legale sull'accordo Brexit. Pressioni bipartisan sul governo Tory minacciavano una “crisi costituzionale“, chiedendo la divulgazione dell'intero documento, che riguarda gli “effetti generali” dell'intesa raggiunta Londra e Bruxelles. 

Il documento

L'esecutivo ha acconsentito a pubblicare solo un riassunto del documento riservato, in cui – stando alle indiscrezioni – il procuratore generale Geoffrey Cox avverte che con l'accordo negoziato da May, la Gran Bretagna rimarrebbe “a tempo indeterminato” nell'unione doganale con Bruxelles. Secondo la mozione il governo avrebbe commesso “oltraggio” nei confronti del Parlamento.

La polemica

L'ex ministro della Scienza e dell'Università, Sam Gyimah, che ha lasciato il governo venerdì scorso, ha detto che pubblicare il parere per intero è “cruciale per ripristinare la fiducia nei politici“. “Se non lo pubblicano per intero, sarà scontro fra governo e Parlamento”, aveva annunciato il ministro ombra per la Brexit Keir Starmer. I detrattori della May sostengono che la mancata divulgazione viola un voto vincolante dei Comuni del mese scorso, che chiede al governo di presentare davanti al Parlamento “ogni consiglio legale per intero“. L'intervento di Cox aveva il via di fatto ai cinque giorni di dibattito sull'accordo con la Ue, iniziati oggi, che porteranno poi l'11 dicembre al voto alla Camera dei Comuni.