Nucleare: Iran pronto a rinviare l’accordo

“Siamo ancora concentrati per trovare un accordo politico” ma se “non ci arriviamo, la soluzione a cui pensiamo è un’estensione dell’accordo di Ginevra e questo potrebbe essere per un periodo tra i sei mesi e un anno. Dobbiamo assolutamente evitare un clima di scontro con escalation da una parte o dall’altra” il portavoce iraniano a Vienna ha così espresso la disponibilità dell’Iran a prolungare i negoziati sul suo programma nucleare con Usa, Gran Bretagna, Francia, Germania, Russia e Cina se nei colloqui in corso non sarà raggiunto un accordo. Il segretario di Stato Usa, John Kerry, sulla questione aveva parlato di “cauti progressi” nonostante ancora “grandi distanze da colmare”, per questo il capo della diplomazia Usa si è incontrato con il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ben quattro volte in questi ultimi giorni.

Le sei potenze sono pronte a valutare un alleggerimento delle sanzioni se si trovasse un accordo in grado di garantire al mondo che l’Iran non percorrerà la strada dell’arricchimento dell’uranio per scopi militari. Teheran, da parte sua, sostiene che il suo programma nucleare ha solo scopi pacifici rivendicando il diritto ad una filiera nucleare civile completa.

L’accordo sembra lontano e c’è chi teme un cattivo compromesso, il premier Benyamin Netanyahu aprendo la seduta del consiglio dei ministri ha affermato “meglio che non si raggiunga alcun accordo, piuttosto che si raggiunga un accordo cattivo che minaccerebbe Israele, il Medio Oriente e l’umanità intera”, ed ha poi aggiunto “occorre impedire che l’Iran si consolidi” e “detenga migliaia di centrifughe, che le consentono di arricchire uranio per realizzare una bomba atomica in breve tempo”.