NUCLEARE IRAN, OBAMA: “SE IL CONGRESSO BOCCIA L’ACCORDO, L’ALTERNATIVA E’ LA GUERRA”

“La scelta è tra la diplomazia o una certa forma di guerra”. Non usa mezzi termini Barack Obama in occasione del suo discorso sull’accordo nucleare alla American University di Washington: “Un rifiuto del Congresso lascia una sola opzione: una guerra in Medio Oriente”. L’appello del presidente americano ha come sfondo lo stesso ateneo dove 52 anni fa John Fitzgerald Kennedy parlò della necessità di usare la diplomazia per evitare lo scoppio di un conflitto nucleare: “Non concentriamoci soltanto sulle nostre differenze – disse – ma pensiamo anche a come superarle e ai nostri interessi comuni”.

Così, quasi fosse un dejavù, Obama presenta l’intesa raggiunta con la Repubblica Islamica come la miglior soluzione, sottolineando che si tratta del primo passo per bloccare la corsa di Teheran verso il nucleare. Nei confronti di Israele, il principale oppositore ai negoziati di Ginevra, il presidente americano rivolge alcune parole spiegando di comprendere lo scetticismo di Netanyahu verso qualunque forma di accordo che coinvolga l’Iran. Sebbene abbia spezzato una lancia a favore di Gerusalemme, Obama ha precisato che Israele è l’unico Paese al mondo a non approvare l’accordo e in questa situazione “ha sicuramente torto”.

Sottolineando che un conflitto in Medio Oriente è una possibilità concreta, il presidente americano ricorda: “Se abbiamo imparato qualcosa, è che le guerre non sono prive di dolore. L’unica cosa certa in una guerra è la sofferenza umana”. Pensando al 17 settembre, giorno in cui senatori e deputati dovranno dichiararsi sull’intesa con Teheran, Obama ha concluso così il suo intervento: “Resistete ai tamburi di guerra, pensate meno a essere forti e più a essere nel giusto”.