Novanta migranti annegati

Novanta migranti, quasi tutti di nazionalità pakistana, sarebbero morti annegati a largo delle coste libiche mentre cercavano di raggiungere l'Italia. Lo ha riferito L'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim).

Tragedia

Secondo la portavoce dell'Oim Olivia Headon almeno 10 cadaveri di persone trasportate dall'imbarcazione sono stati rinvenuti sulla spiaggia situata nei pressi della città di Zuwara. A quanto si apprende il barcone era stracarico e sarebbe stato proprio il peso eccessivo a provocarne il rovesciamento. L'Oim ha spiegato che è in crescita il numero di pakistani che dalla Libia tenta di raggiungere le nostre coste

Cimitero

La rotta del Mediterraneo centrale si conferma, dunque, la più pericolosa per raggiungere l'Europa, come l'Oim ha sottolineato più volte. Secondo i dati forniti dall'agenzia Onu a oggi, escludendo la tragedia di queste ore, nel 2018 sono già morte 218 persone lungo le poche miglia marittime che separano la Libia dall'Italia. Viceversa sulla tratta del Mediterraneo orientale (che collega Grecia e Turchia) non sono ancora state registrate vittime, nonostante i 1.089 sbarchi. In 28 sono invece morti mentre cercavano di raggiungere la Spagna dal Nord Africa

Cordoglio Ue

“Ogni vita persa in mare e' una vita di troppo persa” ha commentato la portavoce della Commissione Catherine Ray. “Abbiamo visto i diversi rapporti e il comunicato dell'Organizzazione Internazionale delle migrazioni“, ha aggiunto. “E' per questa ragione che continuiamo le nostre azioni lungo tutta la rotta del Mediterraneo centrale per fare delle operazioni di salvataggio e ricerca in mare e lottare i trafficanti e le reti che mettono questa gente in pericolo”, ha spiegato Ray. “Continueremo le nostre azioni laddove le nostre imbarcazioni possono operare”, ha concluso.