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Nodo Iran, Usa vigili sul Golfo Persico

Non accenna a sgonfiarsi la bolla di tensione venuta a crearsi fra Stati Uniti e Iran, al centro di un contenzioso fra dazi e nucleare che, nei giorni scorsi, ha rischiato di sfociare in una pericolosa escalation militare. Un rischio ancora non del tutto scongiurato a ben vedere, visto che il piazzamento di armi annunciato dal Pentagono e il sabotaggio a navi saudite e di altri Paesi avvenuto al largo degli Emirati Arabi sono fattori che non hanno contribuito ad allentare le pressioni. Ora, la situazione rischia nuovamente di precipitare, nonostante gli appelli alla calma di Rohani: gli Stati Uniti, infatti, sostengono di essere in possesso che mostrerebbero navi commerciali iraniane nell'atto di trasportare testate missilistiche nel Golfo Persico. Nessuna prova concreta, però. Solo sospetti, sufficienti comunque a tenere tutti sul chi va là.

Le navi

Una vicenda particolare quella divulgata dal Pentagono, secondo il quale le navi in questione sarebbero state modificate nel loro assetto base, in modo tale da essere predisposte non al trasporto di merci ma di imponenti testate, di natura non meglio specificata. Come detto, al momento il governo degli Stati Uniti non ha fornito prove concrete né mostrato le immagini che sarebbero in possesso dell'Intelligence ma, attraverso alcuni funzionari, ha fatto sapere che i bastimenti sono stati alterati appositamente per questo scopo anche se, spiegano, non è chiaro perché sia stato necessario procedere a tali modifiche.

Monitoraggio

Sembra che, in realtà, la sorveglianza sulle navi che circolano nel Golfo Persico sia stata particolarmente intensificata da parte degli Usa negli ultimi giorni. Stando a quanto rilevato dal monitoraggio, alcuni dei mercantili identificati come possibili portatori di missili, avrebbero incrementato i loro andirivieni nei porti iraniani, mentre le forze navali di Teheran avrebbero iniziato a stazionare in modo più massiccio presso lo stretto di Hormuz. Al momento, però, dal Pentagono non è arrivato nessun commento a riguardo ma, com'è noto ormai da alcuni giorni, il dibattito sull'Iran è sempre vivo a Washington dove, a quanto pare ogni giorno, viene operato un significativo monitoraggio delle acque del Golfo, mentre l'Intelligence lavora per capire se, realmente, i movimenti di Teheran possano significare guai in vista per gli Stati Uniti. Dove, intanto, la situazione continua a destare preoccupazione, con il presidente Trump che viene dato fortemente irritato con i suoi collaboratori in quanto non sarebbe soddisfatto delle strategie messe in campo.

Mattia Damiani

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