Migranti, al Viminale il vertice con i ministri dell’Interno africani: istituita la “cabina di regia”

Coniugare e incrementare lo sforzo per contrastare l’azione dei trafficanti, punto focale e indispensabile per la gestione del fenomeno dell’immigrazione che, inevitabilmente, passa dal rafforzare il controllo dei confini marittimi e terrestri. Questo quanto convenuto durante la “cabina di regia” tenutasi al Viminale fra i ministri dell’Interno di Italia, Ciad, Libia, Mali e Niger. In una sorta di anticipazione del vertice a 4 di Parigi sul tema dei migranti, il ministro Minniti ha incontrato i corrispettivi africani per discutere sulla necessità di attivare meccanismi a supporto della formazione e dell’operatività delle guardie di frontiera, quale efficace sistema di contrasto all’azione del fondamentalismo e, di conseguenza, come soluzione all’incremento delle rotte migratorie.

Viminale: “Soddisfazione per vertice di Parigi”

Particolare soddisfazione, infatti, è stata espressa in merito sia al summit voluto dal presidente Macron che all’azione intrapresa dalla Libia: i ministri hanno infatti confermato quanta importanza risieda nel sostegno all’accordo di pace stipulato tra le varie tribù presenti nel sud del Paese. Il tavolo parigino, a ogni modo, rappresenta il vero punto di ripartenza per una nuova (e più coesa) politica di contrasto al terrorismo e all’azione degli scafisti sulla rotta del Mediterraneo centrale. Secondo il Viminale, l’accordo di Parigi potrebbe “costituire l’inizio di un nuovo rapporto tra Europa e Africa”. Fra gli obiettivi messi in lizza dagli esponenti dell’Interno dei vari Paesi presenti al colle, particolare attenzione è stata concentrata sul miglioramento dei centri di accoglienza (sul modello hotspot) presenti in Libia, cercando di procedere a un’uniformazione agli standard umanitari. E’ stata inoltre confermata la necessità di mettere a punto una strategia di sostegno all’economia locale che possa offrire un’alternativa a quelle compromesse dai vari collegamenti con i traffici illeciti.

Immigrazione interna

Il vertice in Viminale, a ogni modo, è stata anche un’occasione per Minniti di affrontare il tema dell’immigrazione dal punto di vista interno, specie dopo l’ondata di scontri e proteste arrivate dopo gli sgomberi effettuati a Roma. Al colle si è tenuto un primo incontro nel quale sono state indicate le linee guida, con il punto di partenza identificato con il codice sulla sicurezza Minniti-Orlando. Nel frattempo, l’Anci ha chiesto l’istituzione di un fondo doppio, con il quale sopperire all’esigenza abitativa: uno di questi verrebbe impiegato per la ristrutturazione degli immobili pubblici (tra i quali quelli confiscati alle mafie), l’altro per i dormitori.