Macron: “Rafforzare l'accordo”

L'accordo sul nucleare va rafforzato. Lo ha ribadito il presidente francese, Emmanuel Macron, sottolineano però che l'urgenza di oggi è quella di evitare un'escalation della tensione con Teheran.

Rischio escalation

“Non so quello che il presidente americano deciderà il 12 maggio”, ha detto Macron, in visita in Australia, riferendosi alla data in cui Trump potrebbe “decertificare” l'intesa e farne uscire gli Usa. “Dico solo – ha proseguito – che qualunque sia la decisione dobbiamo prepare un ampio negoziato per un più ampio accordo, perché credo che nessuno voglia una guerra nella regione e nessuno voglia un'escalation della tensione”. Come aveva già detto nella sua visita a Washington, il presidente francese ha spiegato di ritenere che l'accordo vada migliorato “in primo luogo sulle attività nucleari dopo il 2025. In secondo luogo per avere un miglior controllo e monitoriaggio sulle attività balistiche del regime iraniano. In terzo luogo, per contenere le attività dell'Iran nella regione, specie in Iraq, Siria, Libano e Yemen“.

Stabilità

Macron non ha fatto commenti sulle accuse rivolte dal premier israeliano Benjamin Netanyahu a Teheran circa un programma per dotarsi di armi atomiche, ma ha affermato che alla Francia “sta molto a cuore la stabilità nella regione. E' per questo – ha sottolineato il presidente – che vogliamo lavorare a questo negoziato in raccordo con la Germania e il Regno Unito. Lavoreremo attivamente per convincere tutti nei prossimi giorni, settimane e mesi, a condurre questo negoziato che è l'unico modo di stabilizzare la regione”. 

Guerra possibile

Ieri l'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea) ha ribadito di non avere “alcuna indicazione credibile di attività in Iran legate allo sviluppo di un ordigno nucleare dopo il 2009“. Intanto funzionari dell'amministrazione Usa hanno rivelato alla Nbc che “nella lista dei potenziali conflitti più probabili nel mondo, la guerra tra Israele e Iran è al primo posto al momento“.