I continui ritardi e il clima di incertezza politica che ruota attorno a Theresa May, rendono quella di un mancato accordo Regno Unito-Ue sulla Brexit un'ipotesi da prendere in considerazione. E la Commissione europea corre ai ripari, adottando un pacchetto di 14 misure per limitare i danni in settori vitali in cui l'ipotesi di un “no-deal” avrebbe gravi conseguenze per i cittadini e per le imprese dell'Ue.
Bruxelles sostiene che sia essenziale adottare rapidamente queste misure affinché possano entrare in vigore il 30 marzo 2019, per attenuare gli effetti nei settori dei servizi finanziari, del trasporto aereo, delle dogane e del clima. Si tratta di provvedimenti che non mitigheranno né saranno in grado di attutire l'impatto generale di un mancato accordo, né tanto meno compenseranno la mancanza di preparazione dei soggetti interessati (cittadini e imprese).
La Commissione invita innanzitutto gli Stati membri a adottare un approccio generoso rispetto ai diritti dei britannici che risiedono nel loro territorio. In particolare, gli Stati membri dovrebbero adottare misure atte a garantire che i cittadini del Regno Unito legalmente soggiornanti nell'Ue alla data del recesso continuino a essere considerati tali anche dopo tale data. Nel concedere lo status di soggiorno temporaneo, gli Stati membri dovrebbero adottare un approccio pragmatico.
Sui servizi finanziari, la Commissione ha constatato la necessità di adottare soltanto un numero limitato di misure di emergenza per salvaguardare la stabilità finanziaria nell'Ue a 27. Le misure includono una decisione di equivalenza di carattere temporaneo e sottoposta a condizioni, per un periodo determinato limitato a 12 mesi al fine di garantire che non vi sia alcuna interruzione immediata nella compensazione centrale dei derivati e nei servizi centrali di deposito titoli. Inoltre sono stati adottati due regolamenti delegati miranti a facilitare la novazione, per un periodo di tempo determinato di 12 mesi, di alcuni contratti derivati fuori borsa.
Nel settore dei trasporti, la Commissione ha adottato oggi due misure che eviteranno la totale interruzione del traffico aereo tra l'Ue e il Regno Unito in caso di mancato accordo. Queste misure garantiranno solo la connettività di base e non conferiranno in alcun modo i notevoli vantaggi derivanti dall'adesione al cielo unico europeo. La Commissione ha anche adottato una proposta di regolamento che permette a trasportatori britannici di merci su strada di operare nell'Ue per 9 mesi.
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