L'Irlanda boccia il piano May

Dublino non ha intenzione di entrare in colloqui bilaterali con Londra sulla Brexit e negozierà solo come Paese membro dell'Unione europea. Lo ha detto il ministro irlandese per gli Affari europei, Helen McEntee.

Nessun colloquio

“Quello che non possiamo e non faremo è impegnarci in qualsiasi tipo di negoziato bilaterale con il Dup o altri partiti politici in Irlanda del Nord o nel Regno Unito”, ha dichiarato McEntee alla rete nazionale irlandese Rte, aggiungendo che “questo è un negoziato tra l'Ue e il Regno Unito“. 

Il piano May

Secondo quanto riportato in precedenza dal Sunday Times, dopo una settimana di intense trattative con diverse forze parlamentari, la premier britannica, Theresa May, avrebbe in mente un piano alternativo per uscire dall'impasse sull'accordo di divorzio da Bruxelles: negoziare un trattato bilaterale con la Repubblica d'Irlanda bypassando la Ue per rimuovere il controverso meccanismo del backstop: si tratta dell'espediente studiato per non impedire la creazione di un confine fisico tra le “due Irlande” e che prevede di fare restare tutto il Regno Unito nell'unione doganale, fino a quando non si arriverà a un accordo sui rapporti futuri con la Ue; un regime però da cui Londra non potrebbe uscire in modo unilaterale e che scontenta gli unionisti del Dup, da cui dipende la tenuta del governo May. Stando ai media britannici, membri del Dup hanno dichiarato che colloqui diretti tra il loro partito e il governo irlandese sarebbero utili. Secondo fonti governative più impellente priorità per May è evitare una storica spaccatura del partito conservatore. Diversi deputati Tory, nei giorni scorsi, hanno minacciato una scissione, se May avesse accettato di sostenere l'idea dei laburisti e dei conservatori fautori di una soft Brexit di mantenere un'unione doganale con la Ue sul modello norvegese.