“Il giorno dopo il referendum sarò a Bruxelles e un accordo sarà firmato”. Lo afferma il premier greco Tsipras assicurando che la firma di un’intesa arriverà entro 48 ore dal voto. Con la vittoria del ‘no’, dice Tispras, ci sarà una “soluzione sostenibile” per la Grecia ma se vincesse il ‘sì’ avvierò “le procedure” per fare in modo che la proposta dell’ex troika diventi legge e non metterò la mia “poltrona” al di sopra gli “interessi della nazione”, spiega il premier alla tv Ant1.
Un sondaggio dell’agenzia Bloomberg ha rilevato che i sì e i no sarebbero testa a testa nel referendum di domenica. Il 43% degli intervistati è orientato a votare “no” alla proposta dei creditori mentre il sì sarebbe al 42,5%, con un 14,5% di indecisi. Maggioranza schiacciante invece alla domanda sulla permanenza nell’euro: l’81% del campione vuole rimanere nell’area euro e solo il 12% è favorevole a tornare a una valuta nazionale.
Intanto continua a peggiorare la situazione in Grecia per il settore del turismo. Come riferisce l’edizione online di Kathimerini, diverse isole dell’arcipelago delle Cicladi, dove un gran numero di turisti stranieri si trova attualmente in vacanza, sono già alle prese con problemi di approvvigionamento, soprattutto per certe categorie di generi alimentari, come la carne, come pure per le medicine.
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