La commissione Rohingya perde un pezzo da novanta

Aung San Suu Kyi è priva di leadership morale”. Sono state le ultime parole del diplomatico americano Bill Richardson prima di lasciare la commissione birmana sui Rohingya. Un accusa pesantissima nei confronti del Nobel per la Pace, considerata un simbolo della lotta per i diritti umani, cui il governo del Myanmar ha replicato parlando di “attacco personale” alla leader, de facto, del Paese asiatico.   

Figura chiave

Richardson, un passato nell'amministrazione Clinton, era una delle figure chiave della commissione, voluta dall'esecutivo a dicembre per cercare una soluzione al conflitto che ha scosso l'opinione pubblica mondiale. Si è dimesso al terzo giorno della prima visita della commissione nello Stato del Rakhine, abbandonato negli ultimi mesi da quasi 700 mila musulmani dell'etnia Rohingya in fuga dalle violenze dell'esercito birmano. Richardson ha spiegato di non poter “in buona coscienza” andare avanti in una “una compagnia di cheerleader” al servizio della politica governativa e che si rifiuta di “proporre autentici cambiamenti politici che sono assolutamente necessari per assicurare pace, stabilità e sviluppo nello stato di Rakhine”.

Lo scontro

A irritare Richardson, anche quella che ha definito “la reazione furiosa” di San Suu Kyi alle sue richieste di rimettere in libertà due giornalisti della Reuters finiti nei guai per le loro indagini sui militari nella regione. I due sono stati arrestati il 12 dicembre perché “in possesso di documenti segreti relativi alla situazione della sicurezza nel Rakhine”. Bill Richardson ha aggiunto che gli Stati Uniti condividono molte delle sue preoccupazioni.

La persecuzione

Le forze armate birmane sono state accusate di aver compiuto nello Stato del Rakhine uccisioni, stupri e incendi dolosi in una campagna che, secondo l'Onu e gli Usa, equivale a una operazione di pulizia etnica. San Suu Kyi è attualmente in visita ufficiale in India e non ha personalmente risposto alle dimissioni di Richardson, al quale in passato, quando era agli arresti domiciliari nella sua casa sul lago a Rangun, era anche legata da amicizia