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La Bce: “Qe oltre settembre 2018 se necessario”

Il quantitative easing della Bce proseguirà a 60 miliardi al mese fino a dicembre, e da gennaio a ottobre 2018 “a un ritmo mensile di 30 miliardi di euro sino alla fine di settembre 2018, o anche oltre se necessario”. Lo comunica il bollettino mensile della Bce, che reinvestirà il capitale dei titoli in scadenza “per un prolungato periodo di tempo dopo la conclusione degli acquisti netti di attività, e in ogni caso finché sarà necessario”.

Francoforte spiega anche che “se da un lato la ricalibrazione degli acquisti di attività riflette la crescente fiducia nella graduale convergenza dell'inflazione verso l'obiettivo prefissato, dall'altro le spinte interne sui prezzi sono ancora complessivamente tenui, e le prospettive economiche e il profilo dell'inflazione continuano a dipendere dal perdurante sostegno offerto dalla politica monetaria”. Secondo la Bce “l'inflazione di fondo nell'area dell'euro dovrebbe continuare ad aumentare gradualmente nel medio periodo, sostenuta dalle misure di politica monetaria della Bce, dal perdurare dell'espansione economica nonché dalla progressiva riduzione della capacità inutilizzata nell'economia e dalla più vigorosa dinamica salariale“.

Ai dati di Francoforte si aggiungono quelli della Commissione europea, secondo cui l'economia dell'eurozona crescerà nel 2017 “con il suo ritmo più veloce da un decennio” arrivando a un Pil del 2,2%, con un revisione al rialzo di un +0,5% rispetto alle stime di maggio che lo davano all'1,7%. Il prodotto interno lordo dell'area euro  è rivisto al rialzo anche per il futuro, con un 2,1% nel 2018 (precedenti previsioni all'1,8%) e all'1,9% nel 2019.

Per l'Ue a 27 (già esclusa dalle stime la Gran Bretagna per la Brexit), il Pil è a 2,4% per il 2017, 2,2% per il 2018 e 2% per il 2019. La disoccupazione, invece, nel 2017 è al 9,1%, “il livello più basso dal 2009“, mentre il numero di occupati raggiunge “un picco record“, con una crescita dell'1,5%. Così le previsioni economiche d'autunno della Commissione Ue. Il tasso di disoccupati scenderà ulteriormente nel 2018 a 8,5% e nel 2019 a 7,9%. Nei 28 il tasso di disoccupazione è previsto al 7,8% per quest'anno, al 7,3% per il prossimo e al 7% nel 2019.

Edith Driscoll

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