Dopo due mesi di consultazioni il rieletto presidente Uhuru Kenyatta ha presentato la sua nuova squadra di governo. Riconfermati nel proprio incarico sei ministri del precedente esecutivo, tra cui Henry Rotich alle Finanze e Najib Balala al Turismo. Dell'esecutivo di 22 ministri fanno parte solo sei donne, meno di un terzo previsto dalla legge. Su questo punto c'è quindi il rischio di un ricorso alla Corte costituzionale del Kenya.
Esclusi
Kenyatta non ha aperto l'esecutivo ad alcun esponente dell'opposizione, ma ha nominato personalità politiche di diverse regioni del Paese così come delle varie comunità, a cominciare dalla sua, quella dei Luo. In queste ultime settimane di attesa ci sono stati numerosi negoziati dietro le quinte, segnati da divisioni all'interno della stessa coalizione di maggioranza in un clima di “guerriglia politica“, come riferito dalla stampa locale.
Protesta
Altro fattore di tensione in Kenya è la cerimonia di giuramento del leader di opposizione, Raila Odinga, prevista per oggi. Il partito della Nasa, che non riconosce l'elezione di Kenyatta, ha deciso di proclamare il suo capo nuovo presidente. Attesi all'Uhuru Park, luogo emblematico del centro di Nairobi, centinaia di sostenitori dell'opposizione per una “manifestazione pacifica“, tra ingenti misure di sicurezza. La cerimonia di insediamento di Odinga, sconfitto alle elezioni, è stata rinviata già due volte dietro pressioni del potere.
