IRAQ, GUERRA AL CONTRABBANDO DELL’ARTE: OLTRE 2000 OPERE RUBATE DALL’ISIS

In Iraq il numero dei reperti artistici e archeologici rubati dai jihadisti ammonta a 2700, e l’obiettivo secondo Mohammed Alhakim, ambasciatore iracheno presso le Nazioni Unite, è quello di recuperarli tutti. Lo ha dichiarato durante un’inervista al sito di Rudaw a margine di un incontro del Consiglio di sicurezza dell’Onu durante il quale si è discusso della lotta al contrabbando d’arte da parte dei jihadisti dello Stato Islamico.

“E’ la prima volta – ha spiegato Alhakim – che si tiene un incontro a questo livello sulla cultura e il patrimonio. Siamo andati oltre le questioni tecniche e abbiamo discusso di come la distruzione del patrimonio sia un crimine di guerra e di come il Consiglio di sicurezza Onu possa affrontare la questione”.I territori presi di mira dagli uomini del Califfato sono state la città di Nimrud, Khorsabad, Hatra, Mosul e altri siti vicini teatro dei conflitti tra i peshmerga curdi e gli jihadisti.

L’operazione delle autorità irachene alla quale collaboreranno l’Onu e l’Interpool, prevede di inserire in un database i manufatti rubati dall’Isis, così che possano essere più facilmente individuati alla dogana. Si tratterebbe del primo passo nella lotta al contrabbando: “Abbiamo fatto un inventario di 2.700 pezzi che sono stati catalogati e messi nel database dell’Interpol dall’Iraq – ha spiegato – Abbiamo catalogato tutti i pezzi piccoli che possono essere contrabbandati in tasche o borse e anche quelli più grandi che possono essere spediti”.