Poche settimane ancora e le forze irachene lanceranno un’offensiva per riconquistare Ramadi. Lo scrive il New York Times, citando fonti americane e del Paese mediorientale, secondo cui l’operazione dovrebbe scattare entro il prossimo mese, con il sostegno della coalizione anti-Isis guidata dagli Usa e delle tribù locali sunnite.
Ramadi, cadde nelle mani dello Stato Islamico lo scorso 17 maggio dopo violenti combattimenti che hanno visto prevalere le milizie del Califfato. Una vittoria segnalata dalla nefasta bandiera nera dei fondamentalisti islamici sopra il complesso governativo della città. La sua posizione e il suo valore simbolico sono strategici, in quanto permette all’Isis di estendere i propri confini in tutta la provincia coprendo così circa un terzo dell’intero Iraq.
Una sconfitta che ha pesato sull’immagine degli Stati Uniti, schierati in prima linea nella lotta al terrorismo. Al momento sono circa 3.080 i soldati americani presenti in Iraq e impegnati in una strategia che finora, a detta dello stesso Obama, non ha impedito allo Stato islamico di realizzare importanti conquiste. Ora però le forze iracheni, dopo mesi di addestramenti con una squadra speciale di soldati degli Usa, scenderanno nuovamente in campo per riconquista la cittadina della provincia di al-Anbar, divenuta simbolo della potenza espansionistica del Califfato.