Immigrati: 1.500 sbarchi nel sud Italia in poche ore

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È sbarcata ieri nel porto commerciale di Salerno la nave “Virginio Fasan” della Marina militare italiana. A bordo erano presenti 837 migranti, tra i quali quasi 140 minorenni e 8 donne incinte di varie nazionalità. Sono stati tutti tratti in salvo nel canale di Sicilia nel corso dell’operazione Mare Nostrum. Questo è il sesto sulle coste salernitane dal primo luglio a oggi. Ad accoglierli, le forze dell’ordine, le associazioni di volontariato, tra cui Humanitas e Migranti senza frontiere, l’Ufficio Diocesano Migrantes e la Protezione Civile.

Nonostante le preoccupazioni sollevate da alcuni residenti, le autorità sanitarie assicurano che non si sono riscontrati, tra gli immigrati gravi problemi di salute; si è anche appurato che i due minori con febbre alta non sono infetti. Sono solo stati segnalati alcuni casi di scabbia e uno di asma.  Tutti verranno smistati in vari centri di accoglienza sparsi per  l’Italia. In Campania ne rimarranno soltanto 222 tra Napoli, Salerno, Benevento, Caserta e Avellino. I rimanenti, invece, raggiungeranno in pullman il Piemonte (50), la Lombardia (150), il Trentino (20), il Veneto (90), l’Emilia Romagna (95), le Marche (87), la Toscana (50), l’Umbria (30) ed il Lazio (40). E’ questo il piano di ripartizione concordato ieri dalla Prefettura di Salerno con il ministero dell’Interno.

Grazie alle testimonianze di alcuni rifugiati, sono stati prontamente individuati i due presunti scafisti. Gli agenti della Squadra Mobile li hanno fermati e condotti per il riconoscimento nella caserma Pisacane. Si tratterebbe di due cittadini tunisini di 43 e 26 anni. Ad incastrarli, le foto scattate su un barcone dal telefonino di un migrante. In tali scatti si nota uno dei due arrestati ai comandi del natante. Inoltre, i due si sarebbero introdotti sul territorio nazionale fornendo false generalità. Ora sono agli arresti nel carcere di Fuorni.

La mattinata di ieri è stata segnata anche da altri arrivi. Nel giro di poche ore, infatti, sono approdati in diversi porti del meridione altre 780 persone, per un totale di 1500 migranti. 507 migranti, tra cui 95 minori, sono giunti la notte di lunedì nel porto di Vibo Valentia a bordo del mercantile Blue Emerald, raggiunto domenica scorsa nel Canale di Sicilia da unità della Marina militare e della Guardia costiera. I passeggeri, secondo quanto è emerso dalle prime verifiche, sono tutti in buone condizioni di salute. Sempre ieri, poco dopo le 8.30, è arrivata nel porto di Catania la nave d’altura Fiorillo della Guardia Costiera con a bordo 169 migranti soccorsi sempre nel Canale di Sicilia. Lo sbarco è coordinato dalla Prefettura e la Procura ha delegato indagini su eventuali scafisti alla squadra mobile della Questura. È, infine, giunta alla banchina Todaro a Porto Empedocle (Agrigento), la motovedetta CP 267 della Guardia costiera con a bordo altri 103 migranti recuperati ancora nel Canale di Sicilia, tra cui 2 minori e 14 donne, 2 delle quali in stato di gravidanza; i migranti sono di presunta nazionalità nigeriana, ugandese e marocchina.

L’operazione “Mare Nostrum” è nata per salvare più vite possibili dando soccorso alle imbarcazioni di migranti al largo delle nostre coste e come risposta pratica alla tragedia avvenuta in ottobre nel canale di Sicilia quando un barcone si rivoltò e prese fuoco causando la morte di 366 persone. Secondo l’Unhcr, l’alto commissariato per i rifugiati dell’Onu, sono stati 130 mila gli immigrati arrivati in Europa da gennaio a oggi, più del doppio dei 60.000 giunti nel 2013. E, nello stesso periodo, 2500 di loro hanno perso la vita. In media, circa due ogni cento non arrivano a toccare terra. Negli ultimi sette mesi e mezzo l’Italia ha accolto 118 mila extracomunitari. Si tratta ormai di un vero esodo di massa di migliaia di disperati che preferiscono rischiare di affogare in mare con le loro famiglie pur di scappare dalla propria terra, martoriata da guerre, fame e malattie.