Il Senato Usa rinnova le sanzioni contro l’Iran, Zarif: “Inaffidabili”

“Washington non rispetta le decisioni prese”. Parole dure pronunciate dal ministro degli Esteri di Teheran, Javad Zarif, commentando il voto all’unanimità del Senato sulla proroga dell’Iran Sanction Act (Isa) con il quale gli Stati Uniti rinnovano per dieci anni le sanzioni contro l’Iran. La decisione, presa due giorni fa al Senato, aveva ricevuto precedentemente il via libera la Camera dei rappresentanti. “Il prolungamento delle sanzioni imposte all’Iran – ha detto Zarif, citato dalla tv pubblica mentre è in visita in India – mostra alla comunità internazionale che gli Stati Uniti non sono affidabili. L’America contraddice i suoi stessi impegni”.

L’amministrazione di Washington ribatte sostenendo che l’Isa non sia in contrasto con l’accordo sul nucleare raggiunto con Teheran durante la presidenza Obama. La legge prevede infatti la possibilità di imporre restrizioni nei settori della Difesa, delle banche e dell’energia in caso di mancata applicazione dei termini dell’accordo sul nucleare faticosamente raggiunto nel 2015. La proroga delle sanzioni deve comunque essere firmata dal presidente Obama, che si era espresso contrariamente al prolungamento.

Barack aveva definito l’accordo sul nucleare “un risultato storico”, tra i maggiori successi della sua amministrazione. Per il repubblicano Donald Trump, prossimo inquilino della Casa Bianca, un accordo pericoloso per la sicurezza globale, da cancellare quanto prima. E non è un segnale distensivo la nomina di Trump del generale dei Marines in congedo James Mattis come nuovo segretario alla Difesa. Ex capo delle operazioni in Medio Oriente, “Mad Dog” Mattis aveva accusato a suo tempo l’amministrazione Obama di ingenuità per aver approvato un accordo che rallenta, ma non ferma, il percorso iraniano verso la bomba nucleare.