“IL CALIFFATO STA ARRIVANDO”. LA TURCHIA SCOSSA DA UN TWEET SU ERDOGAN

La Turchia “si prepari per il califfo” di Erdogan. Questo il Tweet di Fuat Ozgur Calpkulu, il capo del partito islamico Akp, lo stesso del presidente turco (Adalet ve Kalkınma Partisi) che con il suo cinguettio ha scatenato non poche polemiche. La frase è stata pubblicata a commento di un posto di Selahattin Demirtas, laeder del gruppo politico filo-curdo che aveva scritto poco prima sul so profilo social: “Non lasceremo che tu sia a capo di un sistema presidenziale”.

Calpkulu ha preso le difese di Erdogan affermando che gli oppositori dell’attuale presidente in passato lo ritenevano incapace di di governare un villaggio e oggi invece, a distanza di anni, è riuscito a scalare i vertici dello Stato. “Ora dicono che non può essere presidente, ma il califfo sta arrivando, preparatevi”. Il Tweet ha subito spinto molti internauti a protestare costringendo il capo del partito islamico a dare spiegazioni.

“Ho usato questa parola per riferirmi a un leader che ha il controllo su ogni problema e su ogni istituzione e amministrazione nel suo Paese. Un leader che è la voce indipendente e potente dei diseredati del mondo, il protettore degli oppressi, un leader buono, di successo, pionieristico e visionari”.

Una mossa quella del dirigente Akp che non aiuta ad attenuare il clima di tensione che si respira ad Ankara, a tre mesi dalle elezioni politiche. I sondaggi infatti rivelano che attualmente il partito di Erdogan è sotto il 40%, contro il 50% dell’ultima turnata del 2011. Spinto dal timore di fallire il presidente ha deciso di mettere sotto controllo da parte dei servizi segreti tutta la nazione, un gesto che non aiuta a smentire le insinuazioni dell’opposizione che lo accusa di tendenze dittatoriali e di essere pronto a tutto pur di vincere.