Hamas condanna l’Isis: “I loro crimini deformano l’Islam”

Contro l’uccisione in Libia dei 21 egiziani da parte dell’organizzazione dello Stato Islamico si schiera anche Hamas che condanna quanto accaduto al gruppo di fedeli cristiani rapiti a fine dicembre 2014 e decapitati nei giorni scorsi dagli jihadisti. Alcune foto postate su Twitter e un video diffuso in rete hanno reso le immagini di quegli istanti in cui i boia con in mano un coltello erano pronti a tagliare la gola ai prigionieri allineati in ginocchio e vestiti con l’ormai nota tunica arancione.

“Alla luce dell’esecuzione dei copti – scrive in una nota il portavoce del movimento di resistenza islamico – Hamas condanna questo abietto crimine ritenendo che questo metodo infamante deformi l’Islam, ne violi i principi e la tolleranza e distrugga i vincoli tra i cittadini arabi, sia musulmani che cristiani, che vivono nelle nostre terre da centinaia di anni, laddove l’Islam ha garantito loro sicurezza e tutela in quanto cittadini”.

“L’Islam ci comanda di uccidere solo chi ci uccide, chi ci attacca o chi usurpa i nostri diritti”. Con queste parole si conclude il messaggio di Hamas che nuovamente prende le distanze dalle atrocità compiute dall’Isis, come accadde in occasione dell’esecuzione di Kaseasbeh, il pilota giordano lasciato morire tra le fiamme della sua cella. Anche in quel caso il movimento palestinese denunciò l’attentato dei jihadisti come un’azione immorale e non conforme alla loro fede.