GUERRA IN CASA LE PEN: IL FN VERSO LE SANZIONI A JEAN-MARIE

Le vicende della famiglia Le Pen si arricchiscono di una nuova puntata. Questa volta la figlia Marine, presidente del Front National, ha chiesto la riunione dell’organismo disciplinare del partito dopo le ultime e sconcertanti dichiarazioni di Jean Marie Le Pen, suo padre e fondatore storico del Front National.

Il presidente onorario del partito è reo di aver ribadito a più riprese le sue idee delle camere a gas usate durante la seconda guerra mondiale, definendole un “dettaglio” della storia. Uno degli ultimi episodi rilevatori di tensione tra padre e figlia si è verificato lo scorso 1 maggio, quando Le Pen Senior si è presentato alla tradizionale festa annuale – non invitato – ed ha riscosso diversi applausi, soprattutto dalla vecchia guardia, in quanto alcuni dei dirigenti più anziani restano legati all’ex leader, mentre la “nuova generazione” è più vicina alle idee e alle posizioni di Marine e non vuole che le “sbandate dialettiche” del fondatore influiscano negativamente sull’immagine del Partito.

Così ieri l’attuale presidente del Front National ha chiesto la riunione dell’organismo disciplinare – che dovrà valutare se e quali sanzioni assumere nei confronti di Jean Marie, che dal canto suo ha dichiarato di rifiutare “di partecipare all’ufficio esecutivo” e, ad alcuni giornalisti ha affermato di ritenersi “sconfessato”. Il fondatore e presidente onorario del FN ha inoltre escluso di ritirarsi dalla vita politica ed ha affermato che continuerà “a parlare a titolo personale”. Inoltre anche la procura di Parigi ha aperto un’indagine per “contestazione di crimine contro l’umanità”.