Iniziano subito le manovre del nuovo governo conservatore di Cameron: il primo ministro del Regno Unito ha promesso uno “stop” al circolo vizioso delle tassazioni su chi ha uno stipendio basso per poi dare a queste stesse persone aiuti di Stato sotto forma di integrazione al reddito o aiuti per l’affitto.
Il discorso di David Cameron si è tenuto a un evento pubblico a Sunderland, dell’Inghilterra nord-orientale, ma era già stato anticipato questa mattina all’alba dalla Bbc, che ha sottolineato come per il premier l’obiettivo principale ora sia “curare le cause del basso reddito e non i sintomi”.
Chiaramente le parole del premier non sono casuali. Già dai giorni scorsi infatti, l’esecutivo del Tory sta andando verso tagli al welfare pari a 12 miliardi di sterline (circa 17 miliardi di euro al cambio attuale), con l’obiettivo di eliminare il deficit entro il 2017-18, un buco che al momento ammonta a 90 miliardi di sterline (circa 126 miliardi di euro). “Troppe persone sono state abbandonate a una vita intera di aiuti dallo Stato”, ha detto Cameron, che ha sottolinato anche che “lavorare è sempre un’opzione migliore.
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