Erdogan verso il ballottaggio

Recep Tayyip Erdogan guarda con preoccupazione alle elezioni anticipate in programma il 24 giugno, quando i cittadini turchi saranno chiamati a scegliere il presidente e a rinnovare il Parlamento. 

Verso il secondo turno

La maggioranza dei sondaggi pone l'attuale capo di Stato sotto la soglia del 50%, richiesta per l'elezione al primo turno. Secondo la gran parte degli istituti di ricerca, il gradimento per il presidente uscente oscillerebbe tra il 42% e il 48%, in crescita ma non sufficiente per evitare l'eventuale ballottaggio, dove comunque resta favorito. In particolare, Sonar gli attribuisce il 48,3%, in aumento rispetto al 42% stimato dallo stesso istituto un paio di settimane prima.

Gli altri candidati

Non manca comunque qualche sondaggio più favorevole, che gli dà un consenso di poco superiore al 50%. Sembra invece delinearsi a favore di Muharrem Ince, candidato laico del Chp, la corsa per l'eventuale sfida a Erdogan nel ballottaggio. Tutti gli istituti di ricerca segnalano un vantaggio crescente sull'ex ministra degli Interni, Meral Aksener, fondatrice del Buon partito di centro-destra, che fino a qualche settimana fa rivaleggiava con Ince intorno al 20%. È invece dato intorno al 10% Selahattin Demirtas, candidato del filo-curdo Hdp dal carcere.

Parlamentari

Incerta anche la sfida per le contestuali elezioni parlamentari, dove la media tra i sondaggi pone la Coalizione dell'Akp di Erdogan con i nazionalisti del Mhp intorno al 44-45% e quella di Chp, Iyi e altri intorno al 39-40%. Decisiva per gli equilibri del nuovo Parlamento sarà la performance dell'Hdp, che superando di nuovo la soglia di sbarramento-mostre del 10% potrebbe impedire all'Akp di avere la maggioranza assoluta.