Corbyn e gli 007 cechi: “Ma non era una spia”

C'è chi dice no… che alla fine non sia mai stato in contatto vero e proprio con una spia comunista. In realtà nemmeno la stampa britannica, che attraverso la voce del “Sun” aveva lanciato lo scoop, sembra esserne troppo convinta. La voce che vuole Jeremy Corbyn, leader del partito laburista, come protagonista di ben tre incontri-colloqui con un membro dell'intelligence cecoslovacca in tempo di Guerra fredda sembra destinata a rimanere tale. E pensare che, come riportato dal quotidiano inglese, due di questi meeting avvennero nientemeno che nel Parlamento, a Westminster: qui, secondo un portavoce laburista, l'attuale leader di partito avrebbe sì incontrato un diplomatico della Cecoslovacchia ma senza sapere che, in realtà, fosse una spia. Semmai, come precisa il “Sun”, si potrebbe discutere sulla leggerezza che, in piena Camera, ha portato Corbyn a confrontarsi con un potenziale 007 senza sospettare nulla.

I fatti

Il “fatto” risale al 1986: all'epoca, Corbyn era già un deputato labour ma di stampo radicale. Pare che, in quell'anno, il futuro candidato primo ministro sia stato contattato da alcuni rappresentanti dello “Státní bezpečnost” o StB, l'intelligence cecoslovacca. Lui come altri politici, precisano i media britannici. Nei documenti StB che lo riguardano (pubblicati dal “The Sun” e dove Corbyn sarebbe identificato con il nome in codice “Cob”), si leggerebbero addirittura alcune descrizioni della sua persona e del suo modo di fare politica, tra le quali “riservato e cortese” e “a volte esplosivo”. Ma, soprattutto, “ben informato”.

Nessuna spia

Pur non utilizzando appellativi poco edificanti nei confronti del laburista, il tabloid anglosassone mette in evidenza come egli possa aver inconsapevolmente parlato del giro di vite del governo britannico sulle Intelligence dell'Est Europa e sul comunismo in generale. Una mossa poco scaltra ma, come spiegato dal diretto interessato, quella persona si presentò come un diplomatico della Cecoslovacchia e, di certo, Corbyn non era l'unico politico in contatto (sempre inconsapevole) con le spie slave. E, a ben vedere, fornì ben poche informazioni che non potesseroessere reprite altrove: secondo il sito “The conversation”, da tutta questa vicenda emergono più dettagli sui vari modus operandi degli 007 cechi che non qualche “soffiata” del leader laburista. Anche perché, alcuni anni dopo, molti diplomatici cechi furono rispediti a casa (1989) e, tra questi, anche colui che Corbyn avrebbe incontrato. Ovviamente, senza riferire nulla anche se, magari, accorgendosi solo in quel momento della vera natura del suo interlocutore. Una vicenda che, dunque, pare chiusa così.