Confermato il conteggio manuale dei voti

No della Corte Suprema federale irachena all'annullamento del conteggio manuale dei voti espressi lo scorso 12 maggio richiesto dalla commissione elettorale.

Querelle

La settimana scorsa, il parlamento iracheno aveva modificato la legge elettorale per adottare solo il conteggio manuale dei voti. Secondo un comunicato pubblicato dal portavoce Iyas al-Samouk, la Corte “ha deciso all'unanimità di respingere la richiesta di interrompere l'esecuzione delle disposizioni del terzo emendamento alla legge elettorale“. Lunedì, il Consiglio giudiziario supremo iracheno, ha nominato nove giudici per sostituire il comitato direttivo della commissione elettorale dopo che il Parlamento aveva congelato le funzioni dei membri precedenti, in seguito all'annuncio del premier Haider al-Abadi sull'apertura un'indagine su alcuni funzionari della commissione per le “gravi violazioni” segnalate durante le consultazioni. La commissione si è sempre detta contraria al riconteggio, ma Al-Abadi ha fatto sapere il governo non vuole ripetere le elezioni e che solo la Corte Suprema potrebbe prendere una tale decisione.

Incendio

Nei giorni scorsi tre poliziotti e un dipendente della Commissione elettorale sono stati arrestati per l'incendio del deposito delle schede elettorali da riconteggiare. La procura di al-Roussafa, la zona orientale di Baghdad, “ha fatto arrestare quattro persone sospettate di coinvolgimento nell'incendio del deposito della commissione elettorale”, si legge in una nota del portavoce del Consiglio superiore della magistratura, Abdel Sattar Bayraqdar. “Tre di loro sono agenti di polizia e il quarto è un dipendente della commissione elettorale”, ha aggiunto. Il ministro dell'Interno, Qassem al-Araji, aveva affermato che “non c'è dubbio che si è trattato di un atto deliberato”.