Sale la tensione in Egitto dopo la richiesta di condanna a morte per l’ex presidente Mohammed Morsi, accusato di spionaggio dalla procura generale. La morsa attorno ai rappresentanti del governo dei Fratelli Musulmani, dichiarato decaduto lo scorso luglio, continua a stringersi. Le forze di sicurezza avrebbero arrestato Mohammed Ali Bashar, ex ministro dei Rapporti con la autorità locali, ed esponente di spicco del partito integralista. Il blitz sarebbe avvenuto all’alba nell’abitazione di Ali Bashar. Secondo il quotidiano al Masry al Youm, questo arresto “dimostra che le autorità del Cairo hanno deciso di inviare un messaggio all’opposizione usando di nuovo il pugno di ferro”.
Il Paese, nel frattempo, torna ad essere scosso dalle bombe. Sei poliziotti, tra cui 4 ufficiali, sono stati feriti stamani in un’esplosione avvenuta nei pressi dell’università di Helwan, a sud del Cairo. Lo ha riferito il portavoce del ministero della salute egiziano. A causare la deflagrazione sarebbe stato un ordigno artigianale lanciato contro la postazione della sicurezza dell’ateneo da un’auto che viaggiava a forte velocità.
Le forze dell’ordine e militari egiziane continuano a essere oggetto di attacchi da parte delle frange estremiste. Lo dimostra anche l’incendio di un garage riservato agli agenti di polizia avvenuto nella parte sud-occidentale della capitale. Un autocarro è andato distrutto. Le violenze sono iniziate dopo la deposizione di Morsi.
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