Al Baghdadi avanza in Libia, presi due campi petroliferi a sud di Sirte

Nuova offensiva in Libia da parte dell’Isis che ha colpito i campi petroliferi di Al Bahi e Al Mabrouk a sud est di Sirte, danneggiandoli “in ampia misura”. Lo riferiscono fonti libiche citando il portavoce del corpo militare di guardia alle installazioni, Ali Al Hassi, senza però alcuna precisazioni sul tipo di armi pesanti che sono state usate. Nell’attacco hanno subito gravi deterioramenti anche l’oleodotto che collega le due aree e il terminal petrolifero di Sidra, il maggiore del paese.

Intanto l’esercito libico ha accerchiato la città di Derna dove l’Isis ha proclamato un Califfato. Lo ha rivelato il generale delle forze militari del Paese, Khalifa Haftar, citato da al Ahram e da alcuni media libici. Si precisa che le truppe attendono l’ordine di attacco per le prossime ore. L’operazione per riconquistare la località nord orientale occupata dagli estremisti islamici prende il nome di “Karamet Libya” (Dignità della Libia).

Il suo portavoce, Mohamed El-Hegazy, ha riferito che l’accerchiamento di Derna è completato ma gli uomini si mantengono per ora a 10-18 chilometri di distanza, lo spazio necessario per colpire gli accessi alla città. “L’esercito attende ordini” ha spiegato il comandante il quale ha sottolineato che anche l’aviazione è pronta a bombardare gli obiettivi dei terroristi e dei suoi alleati per facilitare un intervento terrestre.

E mentre le forza armate procedono per riprendere il controllo sul Paese, il Parlamento riunito a Tobruk ha confermato la ripresa del negoziato sotto l’egida dell’Onu. I colloqui sono fissati per giovedì in Marocco e in una nota, la Missione di supporto delle Nazioni Unite ha spiegato che verranno affrontati tre punti fondamentali. Il primo riguarda la “formazione di un governo di unità nazionale”, a seguire il “ritiro scaglionato di tutti i gruppi armati” dalle città e il “completamento del processo di stesura della costituzione con scadenze chiare”.