La straordinaria scoperta di Israele: 2 mila monete d’oro sul fondo del Mediterraneo

Cinque subacquei dilettanti hanno scoperto un “tesoro” dal valore inestimabile nel mare davanti alla città costiera di Cesarea, situata a metà strada tra Tel Aviv e Haifa. Quasi 2 mila monete d’oro, del peso di diversi chili, giacevano da secoli sul fondo delle acque ad una profondità di 12 metri. Quello che all’inizio si pensava fosse uno scherzo, i cinque infatti pensavano si trattassero di monete finte o da gioco, si è rivelato un’importante scoperta archeologica. Infatti i pezzi appartengono, per la maggior parte, all’XI secolo e si tratta del più grande tesoro mai scoperto in Israele.

La Israel Antiquities Authority (Iaa) ha infatti rivelato che appartengono al periodo del califfato fatimide e con ogni probabilità è stato grazie ad una forte tempesta invernale, che ha smosso il fondale del porto, a riportare alla luce le monete che sono di tre valori: un dinaro, mezzo dinaro e un quarto di dinaro. La più antica fu coniata a Palermo nella seconda metà del IZ secolo, la più recente risale al 1036. Molti dei pezzi hanno impronte di denti e morsi, segno che all’epoca qualcuno aveva voluto verificare, mordendole, se il materiale con cui erano realizzati fosse veramente oro.

“Le monete sono in ottime condizioni, sebbene siano rimaste sul fondo del mare per quasi mille anni”, ha spiegato Robert Cole, esperto di numismatica, mentre Kobi Sharvit, direttore della sezione di archeologia marina dell’Iaa ha riferito che molto probabilmente le monete potrebbero provenire dal relitto di una nave che trasportava nella sua stiva le entrate delle tasse della regione dirette al governo fatimide, oppure potrebbero venire da un mercantile affondato o delle paghe destinate ai soldati di stanza a Cesarea.