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Da Dante a Magris, al via il Festival della letteratura di viaggio

Viaggio come accostamento e attraversamento di mondi, remoti o prossimi, come scoperta e incontro, occasione di conoscenza, disposizione all’ascolto, educazione all’altro. Il Festival delle Letteratura di Viaggio giunge alla sua settimana edizione con quattro giorni, dal 25 al 28 settembre, dedicati al racconto del mondo attraverso diverse forme di narrazione di luoghi e culture: dalla letteratura propriamente detta alla geografia, dalla fotografia al giornalismo, dal cinema al teatro e al disegno.

L’edizione 2014 si articola in oltre quaranta eventi tra incontri con autori, mostre, premi, laboratori, proiezioni, spettacoli, visite guidate, per lo più tra Palazzetto Mattei a Villa Celimontana e Palazzo delle Esposizioni a Roma. Torna il consueto Laboratorio di scrittura e fotografia in viaggio con la partecipazione di giornalisti e photoeditor di importanti testate italiane, e se ne aprono tre nuovi: uno sul documentario in viaggio, uno di scritture, disegni e letture dedicato ai bambini e ispirato alle Mille e una notte, e un altro di storytelling diffuso per blogger e narratori che descrivono il territorio laziale.

Si rinnova l’appuntamento con il Premio intitolato a “Ryszard Kapuściński” per il reportage, che giunge alla terza edizione, in collaborazione con la famiglia del giornalista, Feltrinelli Editore e l’Istituto Polacco di Roma, che ha visto nelle scorse edizioni assegnare il riconoscimento ad autori come Paolo Rumiz e Ferdinando Scianna. E ritorna anche il Premio Società Geografica Italiana “La Navicella d’Oro”, che viene consegnato ad autori che hanno declinato nelle loro opere il tema del viaggio o ad associazioni che si sono distinte per il loro impegno a difesa di luoghi e culture. Quest’anno il premio sarà consegnato allo scrittore Claudio Magris, nell’evento di chiusura del Festival.

Tra le mostre in programma si segnalano al Museo di Roma Palazzo Braschi la collettiva fotografica “Destination Hope” per raccontare il diritto alla salute, e al Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini la mostra “Eritrea. Il Paese Rosso”. Spazio, la sera, agli spettacoli con la presenza di Voci nel Deserto, esperimento artistico e civile in forma di collettivo teatrale, con due focus sulla Grande Guerra e sul Grand Tour. 

Sara Sbaffi

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