Coronavirus: Unicef, rischio morte per 6mila bambini al giorno

Bimbi possibili vittime di una copertura sanitaria carente interrotta dalla diffusione del Covid-19. A New York 100 bambini con sindrome Kawasaki

Ospedale africano

La lotta contro il coronavirus potrebbe avere effetti indiretti devastanti nei paesi poveri, quali la morte di 6.000 bambini ogni giorno nei prossimi sei mesi. E’ l’allarme lanciato ieri dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Nel peggiore di tre scenari in uno studio della Johns Hopkins University, fino a 1,2 milioni di bambini sotto i cinque anni che vivono in 118 paesi potrebbero morire in sei mesi, vittime di una copertura sanitaria – spiega l’Unicef – interrotta dagli sforzi per combattere la diffusione del Covid-19. Queste morti si aggiungerebbero ai 2,5 milioni di bambini in questa fascia d’età che muoiono già ogni sei mesi in questi paesi. Nello stesso periodo, fino a 56.700 donne potrebbero anche soccombere a causa di un calo delle cure pre e post parto, oltre alle 144.000 che muoiono già oggi.

A New York 100 bambini con sindrome simile a Kawasaki

Almeno 100 bambini nello stato di New York sono affetti dalla rara e pericolosa sindrome infiammatoria, simile alla sindrome di Kawasaki, che si pensa sia collegata al virus Covid-19. Lo ha reso noto il governatore Andrew Cuomo che ha parlato di almeno tre bimbi morti, rispettivamente di 5, 7 e 18 anni. Metà dei casi riguarda minori tra i 5 e i 14 anni.La sindrome di Kawasaki o sindrome linfonodale muco-cutanea è una vasculite infantile delle arterie di media e piccola dimensione che colpisce soprattutto le arterie coronarie. È una malattia autoimmune caratterizzata da febbre prolungata, esantema, congiuntivite, mucosite, linfoadenopatia cervicale e poliartrite di gravità variabile. Se non diagnosticata in tempo può portare all’infarto del miocardio.