Coronavirus: è record di morti in Usa, ma per Trump è una “bufala”

Donald Trump ha insistito in un briefing sul coronavirus che gli Stati Uniti hanno "uno dei tassi di mortalità più bassi del mondo"

Trump
Il presidente Usa Donald Trump

Per Trump l’America ha un “basso tasso di mortalità” dovuto al coronavirus. Ma i dati lo sconfessano. Due volte. Su scala globale, ha infatti superato la soglia di 700 mila morti il numero ufficiale delle vittime di coronavirus, secondo il conteggio dell’università americana Johns Hopkins. I contagi totali – a livello globale – sono quasi 18,5 milioni.

Usa

Gli Stati Uniti sono il Paese più colpito al mondo. Sono stati registrati 1.302 nuovi decessi collegati al coronavirus nelle ultime 24 ore, sempre secondo il conteggio della Johns Hopkins University. Il totale delle vittime sale così a quasi 157mila. Di queste, 32.725 solo nello Stato di New York e 15.587 in quello del New Jersey. Ieri gli Usa hanno registrato anche 53.847 nuovi casi di contagio in un giorno, per un bilancio totale ufficiale di quasi 4,77 milioni di casi.

Trump: “Tasso mortalità Usa tra più bassi”

Donald Trump ha insistito in un briefing sul coronavirus che gli Stati Uniti hanno “uno dei tassi di mortalità più bassi del mondo”. Ma secondo il sito dell’università Johns Hopkins gli Usa sono al quarto posto tra i 20 più colpiti dalla pandemia (col 4% della popolazione mondiale ma quasi il 23% dei decessi).

Poco dopo il presidente americano ha precisato che se si tolgono dal calcolo gli stati di New York e del New Jersey gli Usa sono “tra i più bassi”. Una operazione – evidenzia Ansa – che tuttavia non ha alcun senso, dato che si tratta di un pezzo d’America.

Mascherina

Ieri Trump ha fatto dietrofront sull’uso della mascherina. “I patrioti indossano la mascherina” ha infatti intitolato l’ex magnate una e-mail a sua firma inviata ai fan. Nel testo il presidente americano invita a indossarla contro la pandemia a scopo precauzionale.

“So che c’é stata qualche confusione intorno all’uso della mascherina, ma penso che sia qualcosa che tutti dobbiamo provare a fare quando non siamo in grado di mantenere la distanza sociale”, si legge. “Non amo indossarla”, ammette il tycoon, sottolineando però che essa “potrebbe aiutarci a tornare al modo di vivere americano che molti di noi giustamente amavano prima di essere colpiti così terribilmente dal virus cinese”.