Il Presidente del Consiglio Conte in visita al premier spagnolo Pedro Sanchez per discutere della trattativa sul Recovery Found in vista del Consiglio Europeo del 17-18 luglio. Ieri Conte è stato a Lisbona dove ha tessuto un’alleanza con il suo omologo Antonio Costa.
“La tragica esperienza del coronavirus ha unito ancora di più i nostri paesi e ha rafforzato la nostra condizione che bisogna lavorare in sintonia per una rinascita della nostra società e della nostra economia – ha dichiarato il premier -. Ci uniscono le scende dei camion con le bare che abbiamo visto passare per le strade delle nostre città. Il cordoglio mio, del governo e del popolo italiano per tutte le vittime che questa pandemia ha procurato e per tutte le sofferenze vissute anche in Spagna”.
“La tristezza che ci portiamo non deve impedirci di affrontare con grande coraggio e responsabilità questa sfida storica che abbiamo davanti e con il premier Sanchez abbiamo condiviso da subito la consapevolezza di una reazione forte – sottolinea Conte -. Non possiamo permetterci di indugiare, dobbiamo osare per avere una risposta europea forte che sia di comune interesse. E Italia e Spagna parlano dell’interesse e del futuro dell’Europa. É in gioco il mercato unico per non distruggere le nostre economie. Non possiamo permetterci di rinviare e tenere aperto un negoziato – continua -, anche perché la tempestività serve per valutare l’adeguatezza di una risposta. Non possiamo permetterci di rallentare la reazione e la rinascita della nostra economia e delle nostre società”.
“Dobbiamo affrontare questa nuova fase della pandemia consapevoli che siamo più preparati. Anche noi abbiamo potenziato, come la Spagna, la risposta del sistema sanitario. Abbiamo fatto milioni di controlli, abbiamo lavorato ad un piano di monitoraggio molto sofisticato” aggiunge il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa con Pedro Sanchez dalla Moncloa. Credo che l’Italia “non sia più nella condizione di poter prefigurare una chiusura delle attività”, rimarca.
“Sicuramente questo passaggio e anche quello di ieri in Portogallo rafforzano la nostra unità di intenti. Ma non parlerei di un fronte del Sud. Noi siamo partiti con una visione condivisa da 9 Paesi, adesso forse siamo anche di più” conclude Conte rispondendo, a Madrid, a chi gli chiede se il tour nella penisola iberica abbia rafforzato l’asse “del Mediterraneo” sul Recovery Fund.
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