Etna, in crescita l’energia interna al vulcano: trabocca lava dal cratere

Aeroporto attualmente in funzione. Coldiretti ammonisce: "E' un'emergenza continua, serve un nuovo sistema di interventi"

Cresce il tremore dei condotti magmatici interni del vulcano e sull’Etna il cratere di Sud-Est è passato gradualmente da attività stromboliana a fontana di lava.

La nube eruttiva prodotta da quest’ultima attività ha raggiunto una quota di circa 9.000 metri e si disperde in direzione Est-Nord-Est. Si osserva un modesto trabocco lavico dal cono del Cratere di Sud-Est che si dirige in direzione sud-ovest. Lo annuncia un aggiornamento dell’Ingv-Oe di Catania.

L’ampiezza media del tremore vulcanico e l’attività infrasonica mostrano valori in incremento. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato nell’area del Cratere di Sud-Est ad una elevazione di circa 2.900-3.000 m sul livello del mare.

I dati della rete GNSS non mostrano variazioni significative. Le stazioni clinometriche mostrano deboli variazioni. Le variazioni maggiori, dell’ordine di 0.8 microradianti, sono osservate alla stazione sommitale di Cratere del Piano.

L’aeroporto di Catania è attualmente operativo.

Le apprensioni di Coldiretti

“Sono oltre sette mesi che le eruzioni dell’Etna colpiscono pesantemente le aziende agricole presenti nell’area con danni spesso irreparabili alle coltivazioni ai quali si aggiungono i disagi per chi è costretto alla pulizia straordinaria delle canalette di scolo, o alle pulizia delle strade rurali”. Lo afferma la Coldiretti sulla nube eruttiva emessa dal cratere di Sud-Est del vulcano. “Un’ulteriore dimostrazione – sottolinea Coldiretti – che siamo di fronte a cambiamenti per il vulcano e che quindi bisogna avviare un nuovo sistema di interventi che salvaguardi anche gli imprenditori agricoli con norme celeri e ad hoc. E’ una emergenza continua, una vera e propria calamità quotidiana. Per pulire le strutture e le coltivazioni – conclude la Coldiretti – serve tempo, acqua e quindi l’impiego massiccio di manodopera con costi insostenibili”.