Afghanistan, talebani: “Al più presto anche le ragazze torneranno a scuola”

Talebani: "Prima il riconoscimento, poi i diritti umani. Sarebbe opportuno che la comunità internazionale riconoscesse il nostro governo"

Amnesty

Le ragazze in Afghanistan torneranno a scuola “il più presto possibile”: lo ha detto il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid. “Stiamo definendo le cose… accadrà il più presto possibile”, ha affermato Mujahid riferendosi all’istruzione delle giovani afghane.

Talebani: “Pagheremo stipendi ma ci serve tempo”

I talebani hanno abbastanza soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici afghani, ma “hanno bisogno di tempo”, ha aggiunto il loro portavoce Mujahid. A un mese dalla presa del potere dei talebani in Afghanistan, molti funzionari lamentano di non aver ricevuto uno stipendio da almeno due mesi.

Talebani: “Prima il riconoscimento, poi i diritti umani”

“Finché non verremmo riconosciuti e i Paesi stranieri continueranno a criticarci sui diritti umani, lo considereremo un approccio unilaterale. Sarebbe opportuno che ci trattassero responsabilmente e riconoscessero il nostro governo attuale come amministrazione legittima dell’Afghanistan. Solo dopo potranno condividere ufficialmente le loro preoccupazioni con noi e noi le affronteremo”, aveva detto ieri a Tolo News Mujahid, che oltre ad essere il portavoce dell’autoproclamato Emirato islamico d’Afghanistan, è anche il viceministro dell’Informazione e della Cultura del governo talebano.

Mosca con Pechino saremo garanti stabilità in Asia Centrale

L’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) e i paesi membri dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO), vale a dire principalmente Cina e Russia, salvaguarderanno la stabilità in Asia Centrale in seguito all’irresponsabile ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan.

E’ quanto dichiarato oggi il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Nikolai Patrushev al giornale “Argumenty i Fakty”. “L’irresponsabile ritiro delle truppe americane ha portato alle crescenti sfide negli stati della regione, che l’Occidente non solo non ha risolto, ma ha addirittura esacerbato. A questo punto, i paesi della SCO e della CSTO stanno diventando i principali garanti della stabilità in Asia centrale”, ha notato Patrushev.