Teleassistenza in pandemia per 260 mila malati di Parkinson

Dopo le prime due settimane di attività, la Confederazione Parkinson Italia e Parkinsoncare estendono il servizio all'intero territorio nazionale con nuove forme di collaborazione  

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Per l’elevato numero di persone interessate, il team di infermieri e neurologi di ParkinsonCare provvede a dare priorità agli accessi in funzione del livello di urgenza e complessità dei diversi interventi, in coordinamento con i medici curanti. A questo si aggiunge che anche neurologi e medici di medicina generale potranno selezionare tra i loro assistiti coloro che ritengono più bisognosi del servizio, segnalando l’iniziativa ai loro pazienti.

Supporto gratuito

Fino al 12 giugno ParkinsonCare, servizio di teleassistenza infermieristica specializzata, verrà fornito gratuitamente in tutta Italia per dare una risposta completa e coordinata alle persone con Malattia di Parkinson che a causa dell’inasprirsi delle misure di contenimento della pandemia Covid-19 sono costrette a casa e impossibilitate ad accedere ai servizi sanitari convenzionali. All’iniziativa si aggiungono i nuovi partner la Fondazione Irccs Istituto neurologico “Carlo Besta” e Fresco Parkinson Institute e il patrocinio di Fondazione Limpe e Accademia Limpe-Dismov. Si forma, così, la prima rete virtuale di medicina collaborativa per la malattia di Parkinson in Europa. Il servizio, che dedica ad ogni paziente un infermiere specializzato per affiancarlo nel riconoscimento e nella gestione dei sintomi, coordinerà anche gli interventi in visite in urgenza o video-consulto dei neurologi della Uoc Neurologia 1 (Parkinson e Disordini del Movimento) dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano e dei fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, neuropsicologi e neurologi del Fresco Parkinson Institute oltre che di altri professionisti che si stanno mobilitando a titolo personale.

 Soluzioni digitali

Dunque la teleassistenza infermieristica specializzata di ParkinsonCare sarà accessibile in forma gratuita in tutta Italia da oggi fino al 12 giugno per le persone con Malattia di Parkinson. L’iniziativa solidale era nata due settimane fa dalla collaborazione tra Confederazione Parkinson Italia Onlus, rete nazionale delle associazioni delle persone con Parkinson, e Careaptm giovane start up del gruppo Zambon dedicata allo sviluppo di soluzioni digitali per la gestione delle malattie neurodegenerative. Inizialmente circoscritto alle regioni più colpite dall’emergenza coronavirus, in due settimane il servizio ha fornito supporto a molti pazienti e caregiver con problemi di accesso ai presidi sanitari abituali, oggi impegnati sul fronte dell’emergenza. Commovente lo spirito di collaborazione dimostrato da tanti medici di medicina generale che contattati dagli infermieri ParkinsonCare sono riusciti ad attivarsi e a indirizzare le richieste nonostante il loro impegno sul fronte Covid-19. Per accedere a ParkinsonCare e alla rete di professionisti specializzati nel Parkinson basta chiamare il numero fisso 02 2107 9997 o inviare una mail a info@parkinsoncare.com. Il servizio è attivo dalle 9 alle 18, da lunedì a venerdì.

Piattaforme

“Analizzando le richieste pervenute, abbiamo capito che ora più che mai la tecnologia può dare un grande aiuto al Sistema Sanitario e lo vediamo ogni giorno nel moltiplicarsi di piattaforme, numeri verdi e altre iniziative” afferma Orientina Di Giovanni, general manager di Careapt. “ma proprio perché siamo in tanti e serve il contributo di tutti, è importante coordinarsi e trasformare la molteplicità delle iniziative in una rete in cui il paziente  (soprattutto se anziano e smarrito) si possa orientare facilmente. Del resto, il digitale non abilita soltanto connessioni ma condivisione e integrazione. Per questo ci siamo rivolti ai centri di eccellenza che nel Paese curano il Parkinson da diverse angolature e loro hanno risposto. La risposta dell’Istituto Neurologico Carlo Besta e del Fresco Parkinson Institute, il patrocinio di Fondazione Limpe e Accademia Limpe-Dismov e tanti altri che stiamo man mano aggregando, permettono di dare finalmente alle persone con Parkinson non soltanto accesso anche da casa a tutte le figure specialistiche necessarie a curare questa complessa malattia, ma anche di lavorare in modo coordinato e collaborativo. Stiamo di fatto creando tutti insieme, e sotto l’egida dei pazienti stessi attraverso la loro Confederazione, la prima rete di medicina collaborativa nel Parkinson in Europa. E speriamo che questa esperienza possa continuare anche dopo, quando tutto sarà andato bene perché abbiamo potuto misurare che fare rete è fare bene”.

Personale sanitario attende pazienti potenzialmente positivi in una struttura pre-triage – Foto © Abc

260 mila malati di Parkinson in Italia

Le persone con Malattia di Parkinson nel nostro Paese sono circa 260.000; la patologia insorge in media intorno ai 65 anni e comporta progressiva disabilità motoria oltre a numerosi altri disturbi, che spesso si accompagnano a vissuti di crescente isolamento, ansia e depressione. “La teleassistenza si è rivelata una soluzione geniale – dichiara Giangi Milesi presidente della Confederazione Parkinson Italia, che spiega – Mentre il sistema sanitario fronteggia l’emergenza Covid 19 con cambiamenti importanti e repentini, le persone con Parkinson, spesso sole, restano profondamente disorientate. ParkinsonCare diventa per loro una rassicurante bussola per navigare nel sistema sanitario in tempesta. Non solo: tutti noi ci auguriamo che la tragedia che stiamo vivendo ci costringa ad abbandonare le cattive abitudini per assumere nuovi paradigmi. Un piccolo cambiamento è avvenuto con questa iniziativa che, anziché duplicarsi, si è via via allargata trasversalmente alle organizzazioni mobilitate nell’emergenza”. All’iniziativa contribuiscono pro-bono Boston Consulting Group – che con Careapt ha disegnato e collaudato ParkinsonCare –, Salesforce, Arlanis Reply e BeCloud Solutions che ne sono i partner tecnologici oltre a Dolci Advertising e Fresco Parkinson Institute e Fondazione Irccs Istituto neurologico “Carlo Besta”.