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“Le disuguaglianze si riducono con l'educazione”

Una famacista nigeriana, Ebele Okoye, impegnata nell'educazione e nella formazione delle donne, in particolare delle adolescenti, è la vincitrice del “Premio Harambee 2018 per la Promozione e l’Uguaglianza della Donna Africana”. Il riconoscimento, che le è stato consegnato a Madrid, è promosso da Harambee AfricaInternational, la onlus nata in occasione della canonizzazione di San Josemaria Escrivà, fondatore dell'Opus Dei, che dal 2002 porta avanti progetti di sviluppo nel settore dell’istruzione e formazione nell'Africa Sub-Sahariana.

Ebele Okoye è l'ideatrice del progetto AMAD –Women’s  Board  (http://womensboard.org.ng/) finalizzato a favorire lo sviluppo della donna attraverso l'istruzione, la formazione professionale e il rafforzamento di uno spirito di servizio alla comunità capace di renderla una cittadina in grado di partecipare attivamente al progresso sociale del suo paese. “Le grandi disuguaglianze – afferma –  non sono soltanto tra uomini e donne, ma soprattutto tra pochi ricchi e una maggioranza molto povera”. La dottoressa spiega che “nelle zone rurali le donne sono totalmente sottomesse” ed è per questo che Okoye punta sulla loro formazione, affinché siano meglio in grado di vivere ed essere indipendenti. La dottoressa nigeriana si dedica poi alle adolescenti perché non abbandonino la scuola o imparino un mestiere. In dieci anni il progetto ha permesso che molte donne il cui destino era inevitabilmente quello di lavorare la terra si trasformassero in piccole imprenditrici in grado di portare avanti la propria impresa in maniera autonoma. Okoye è convinta che il cambiamento dell’Africa è strettamente collegato allo sviluppo delle donne perché sono queste che trasmettono educazione, cultura e tradizione: “Educare una donna vuol dire educare tutta la famiglia e con le famiglie tutto il paese. L'Africa – dice – ha bisogno di leader responsabili e il progetto AMAD è un modello eccellente perché non solo offre seminari sulla leadership, ma affronta anche problemi sociali, in particolare la lotta alla povertà. Ad esempio, l'applicazione del programma AMAD nella comunità di Iroto, nell'area del governo locale di Ijebu-Ode, nello stato di Ogun, ha avvantaggiato quasi 4.000 donne e bambini”. Incontrando la stampa spagnola, Okoye si è detta convinta che le donne africane sono il motore del cambiamento in atto finalizzato a ridurre “lo svantaggio sistematico” e “la discriminazione che è amplificata per coloro che vivono negli stati e nei settori più poveri della società”.

La onlus Harambee AfricaInternational è impegnata in iniziative di informazione e sensibilizzazione per contribuire alla diffusione di un’immagine più vera del Continente, aldilà degli stereotipi. Comitati Harambee operano in Francia, Spagna, Portogallo, Svizzera, Polonia e Stati Uniti. La sede centrale è a Roma.

redazione

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