La contaminazione uccide 700 bimbi al giorno

In occasione della giornata mondiale dell'acqua l'Unicef ha ricordato che ogni giorno oltre 700 bambini muoiono per malattie legate alla contaminazione di quello che viene considerato l'oro blu e alle scarse condizioni igienico sanitarie. La mancanza d'acqua e di servizi igienici adeguati contribuisce alla morte di 1 bambino su 5 sotto i cinque anni, evidenzia Save The Children. L'acqua contaminata è uno dei maggiori vettori di malattie quali il colera, la dissenteria, il tifo, la poliomielite e la diarrea. Solo quest'ultima provoca ogni giorno il decesso di circa mille bambini con meno di 5 anni, 361mila in un anno.

Avere l'acqua è un lusso?

Per 2 miliardi di persone l'accesso all'oro blu è ancora un lusso, e in sua assenza prolifera la morte. Un grido di allarme che richiama tutti all'urgenza di attuare il sesto obiettivo Onu di sviluppo sostenibile: acqua pulita e servizi igienico sanitari per tutti entro il 2030

Il giro di affari dell'oro blu

Nei Paesi più ricchi, invece l'acqua è un bene economico in mano a pochi privati. In Italia l'imbottigliamento crea un giro d'affari stimato in 10 miliardi di euro all'anno, con un fatturato per le aziende di 2,8 miliardi, di cui solo lo 0,6% arriva nelle casse dello Stato. E' quanto emerge da un dossier di Legambiente e Altreconomia. I canoni di concessione pagati dalle imprese raggiungono al massimo i 2 millesimi di euro al litro, un costo di 250 volte inferiore rispetto al prezzo medio di vendita dell'acqua in bottiglia. Si propone quindi un canone minimo a livello nazionale di almeno 20 euro al metro cubico, cioè 2 centesimi al litro imbottigliato. L'aumento permetterebbe alle Regioni di incrementare gli introiti di oltre 200 milioni di euro all'anno: risorse utili per interventi in favore dell'acqua di rubinetto e per la tutela della risorsa idrica.