A chi fa paura la difesa della maternità?

Patrocinio negato dal comune di Recanati perché sulla locandina dell'evento musicale compare il logo del Centro per la Vita. “Come associazione culturale Controvento abbiamo promosso due spettacoli dedicati ad un nostro illustre concitadino Giuseppe Persianiracconta a In terris l'organizzatrice Laura Borgognoni-. Abbiamo chiesto e ottenuto il patrocinio gratuto dalla Regione Marche e abbiamo rivolto la stessa richiesta al comune di Recanati. Nel colloquio con l'assessore alla Cultura ci è stato concesso il patrocinio e ci è stato proposto di tenere il concerto in una struttura municipale. L'iniziativa è stata accolta con iniziale favore: ci è anche stato detto che il nostro evento consentiva di colmare una dimenticanza dell'amministrazione comunale in occasione del 150° anniversario della morte dell'artista recanatese”. Tutte le spese per le due serate (20 e 28 dicembre), precisa Borgognoni, sono a carico dell'associazione, “inclusi i 150 euro richiesti per accordare il pianoforte della sala per concerti del Comune”. Nessun contributo, quindi: “Abbiamo provveduto noi, come sempre facciamo  da quando è nata l'associazione”. E, aggiunge Borgognoni, “all'assessore ho garantito che avrei mandato la locandina della conferenza-concerto non appena pronta”. L'organizzatrice, volontaria del Centro per l'aiuto alla vita (Cav), torna in municipio con il manifesto dell'evento nel quale figura il logo del Cav. 

Sostegno alle mamme

I Centri di aiuto alla vita costituiscono le sedi operative del Movimento per la vita che rispondono in modo concreto alle necessità delle donne che vivono una gravidanza difficile o inattesa. Ogni anno oltre  60 mila donne delle quali la grande maggioranza è in attesa di un bambino vengono assistite in vario modo. Potrebbero raccontare storie drammatiche, quasi tutte, però, a lieto fine,  di speranze perdute e ritrovate, di fiducia smarrita e restituita. E nessuna mamma ha mai rimpianto la scelta di far nascere il bambino che aspettava. Dal 1975, anno in cui a Firenze è stato fondato il primo Centro, sono stati oltre 200 mila i bambini aiutati a nascere dai volontari dei Cav, un numero in continua crescita segno di un impegno continuo ed efficace. Centinaia di migliaia sono state le donne accolte, assistite, ascoltate, aiutate. E nessuna ha mai rimpianto la scelta fatta di tenersi il proprio bambino. “La scelta di inserire il logo e la dedica al Cav nella locandina del concerto per l’anniversario della morte del Maestro Persiani ha scatenato in Comune un putiferio: l’assessore alla cultura Rita Soccio ha subito ritirato il patrocinio della città di Recanati e con esso l’opportunità di utilizzare la sala concerti del prestigioso centro mondiale della poesia- riferisce Messainlatino.it-. Anche altre istituzioni para-comunali, che avevano espresso la loro disponibilità a collaborare per  il progetto, hanno abbandonato l'iniziativa in maniera poco nobile. La Regione Marche ha invece  confermato il patrocinio gratuito alla manifestazione che si è tenuta egualmente sabato nella sede dell'Associazione recanatese registrando un successo di pubblico e di critica per la qualità degli interpreti e per l’ampiezza della ricerca storico/archivistica delle difficilissime musiche eseguite”.

180 anni di assenza 

“Persiani ritrovato” è il titolo del concerto con cui il 28 dicembre l'associazione Controvento ha voluto festeggiare il compositore belcantista recanatese Giuseppe Persiani (Recanati 1799 – Parigi 1869), nei 220 anni dalla nascita ed i 150 anni dalla scomparsa. L'affollata e riuscitissima manifestazione ha avuto luogo alla Sala della Musica di Controvento, a coronamento delle celebrazioni per Giuseppe Persiani, con il patrocinio della Regione Marche. E' stata l'occasione poter sentire l'esecuzione dal vivo, ed in un'unica serata, di brani strumentali ed arie d'opera (da “Ines de Castro”, non nella versione originale per la Malibran, bensì in quella per la Tacchinardi-Persiani poco conosciuta ai giorni nostri, riproposta dopo circa 180 anni di assenza) e di musica sacra (da “Abigaille”) composte da Persiani, oggigiorno di rarissimo ascolto, nell'interpretazione del Belcanto Italiano Duo – Astrea Amaduzzi, soprano e Mattia Peli al pianoforte al quale si è aggiunto anche il baritono anconetano Davide Bartolucci. Il maestro Peli ha eseguito, inoltre, un brano strumentale di Persiani di cui ha ritrovato lo spartito antico, le Variazioni brillanti sul tema “La madre rea punisci” dalla “Semiramide” di Rossini.

In prima mondiale

La narrazione è stata affidata al ricercatore e musicologo Paolo Santarelli che ha guidato  il pubblico, tra una musica e un'altra, lungo la serata musicale. Negli ultimi anni il soprano Amaduzzi si è distinto a Recanati per aver interpretato in concerto al Teatro Persiani, il 7 maggio 2017, in duo soprano-pianoforte, la celebre romanza “Cari giorni”, dal capolavoro operistico del Persiani “Ines de Castro” – esecuzione in prima mondiale in tempi moderni nella versione riscritta per la moglie Tacchinardi-Persiani nel 1839 – dopo che aveva già cantato in concerto all'Auditorium del Centro Mondiale della Poesia, il 22 giugno 2016, l'aria “Cari giorni” nella prima versione del 1835 composta per la Malibran. Del compositore recanatese “la voce del belcanto” ha eseguito in concerto nella Basilica di Santa Teresa d'Avila in Roma, il 16 luglio 2017 (riproposta poi a Recanati nella suggestiva Cattedrale di San Flaviano il 30 agosto 2017), in prima mondiale in tempi moderni, in versione soprano-organo, anche la Cavatina sopranile dell'oratorio “Abigaille” composto da Persiani nel 1826. Inoltre, il soprano belcantista ha cantato la Cavatina iniziale di Ines “Quando il core in te rapito”, dall' “Ines de Castro”, con la cabaletta conclusiva “Nell'ebbrezza dell'amor”, all'Auditorium del Villaggio delle Ginestre, il 20 ottobre 2018, in duo soprano-pianoforte (riproposta in seguito il 31 dicembre 2018 al Teatro Parvum di Alessandria ed il 30 maggio 2019 alla sala Armonia Cordium di Napoli): l'unico brano di Persiani che sia stato mai eseguito a Recanati, quando era in vita l'autore: fu la prima donna Teresa Asdrubali di Ancona alla sua “beneficiata”, avvenuta in occasione dell'apertura del Teatro di Recanati, con l'opera di Bellini “Beatrice di Tenda”, ad eseguire nel carnevale del 1840 questa Cavatina di Persiani. La riproposta dell'Amaduzzi è avvenuta a Recanati 178 anni dopo. Ed è proprio all'Amaduzzi che è stato riservato l'onore di scoprire ufficialmente il busto del Persiani dello scultore Giuseppe Fortunato Pirrone, in occasione di “Persiani e il suo tempo” alla Sala della Musica di Controvento, a Recanati il 20 dicembre 2019.