“Finalmente si torna a scuola” è entusiasta Mariantonietta, una ragazza di 13 anni che a breve comincerà il liceo scientifico a Nola (NA). Forse è proprio questo l’aspetto più bello di questo nuovo anno scolastico che sta per cominciare per migliaia di studenti: il desiderio di voler tornare. Un sentimento comune a tantissimi ragazzi che hanno davvero percepito un vuoto nella propria vita, dai più piccoli ai più grandi. La gioia del ritrovarsi, l’emozione di tornare a vivere le lezioni in presenza, di poter alzare la mano e guardare l’insegnante negli occhi se non si è capito qualcosa.
Insomma piccoli scorci di una normale vita scolastica che per tanti mesi è stata messa nel cassetto nell’attesa di potersi rincontrare. “La didattica a distanza sicuramente ci ha salvati, ma se da una parte ci ha dato la possibilità di continuare a tenerci in contatto dall’altra ci ha tolto quel lato umano della socializzazione importante anche per crescere”.
“Sono sicura che non sarà comunque un anno come tutti gli altri. La paura è dietro l’angolo e finché non ci sarà il vaccino non si tornerà mai alla situazione di prima. Proprio qualche giorno fa sono entrata nella mia nuova scuola e non nascondo che vedere i bollini a terra, lo scotch che indica come mantenere le distanze, i banchi distanti e tante altri aspetti “nuovi” mi hanno trasmesso un particolare stato di agitazione ma allo stesso tempo mi hanno fatto capire di quanto sia imprevedibile la vita. Chi si sarebbe mai immaginato di tornare a scuola con queste misure? Come sarà conoscere i propri amici con la mascherina senza poterli abbracciare? Sono tante le domande che mi pongo, e non a tutte riesco a dare una risposta, se non che sarà molto difficile…”.
Ansia, stato d’agitazione, adrenalina e paura. Un mix di emozioni caratterizzano lo stato d’animo di questa ragazza, tratti in comune a tanti altri studenti che stanno per varcare la soglia della scuola. Molti studenti in questi mesi hanno sofferto di diverse problematiche riguardanti la salute mentale. “Tanti miei amici non hanno vissuto bene il lockdown, si sono fatti prendere dallo sconforto. Io invece l’ho vissuto tranquillamente, anzi credo che questo tempo sia servito anche per riflettere. Ci siamo tutti resi conto di quanto sia importante la scuola e di quanto sia presente nelle vite. Un detto dice che una cosa la apprezzi maggiormente quando non ce l’hai più ed effettivamente è stato così. La scuola è il luogo di formazione per noi che siamo le future generazioni, la scuola è il luogo dove apprendere e dove sviluppare le nostre passioni per diventare dei professionisti in futuro”.
“Paura del contagio? Sicuramente non possiamo stare super tranquilli. Un rischio minimo potrebbe sempre esserci. Non sarà facile sottostare a tutte le regole, ma mi appello al buon senso di tutti. Ce la stanno mettendo tutta ma tocca anche a noi rispettare bene le regole. Lo stato è spaccato tra coloro che sono pro a rientro a scuola e quelli che invece sono contrari…io non voglio esprimermi su cosa sia più giusto fare. Sicuramente la scuola manca ed in qualche modo bisogna ripartire. Ora ripartiamo, in sicurezza e vediamo come procede…un grande in bocca al lupo a tutti noi!“.
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