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Mattia Cattapan, una storia di inclusione attraverso i motori

Lo sport, per le persone con disabilità fisica e intellettiva, rappresenta uno strumento di fondamentale importanza per lo sviluppo di potenzialità individuali, l’incremento di capacità ed acquisizione di abilità, la valorizzazione personale e l’inclusione in contesti di vita ricchi di relazioni significative. In particolare, gli sport motoristici, costituiscono una particolare declinazione dell’attività sportiva, in grado di far provare emozioni uniche. Interris.it, in merito a questo tema, ha intervistato Mattia Cattapan, padovano, classe 1990, pilota di moto che, durante una gara di enduro country, ha subito un gravissimo incidente che lo ha costretto a deambulare su una sedia rotelle. In seguito, dopo essere tornato agli sport motoristici ed essere diventato campione italiano di kart cross, ha deciso di mettere a disposizione la sua forza e competenza per dare la possibilità alle persone con disabilità di praticare sport motoristici, fondando l’associazione “CROSSabili”.

Mattia Cattapan (© CROSSabili)

L’intervista

Come nasce e che obiettivi si pone “CROSSabili”?

“CROSSabili” nasce dalla voglia di mettermi a disposizione degli altri, ma anche dal sogno di tornare a correre con i normodotati dopo l’incidente che ho subito in gara. Devo fare una premessa: ho avuto un incidente motociclistico nel 2013, mentre correvo, nella quale ho subito una lesione midollare. La mia vita è cambiata in un secondo. Mi sono trovato in un letto d’ospedale e non riuscivo più a usare metà del mio corpo. Ci sono voluti dieci giorni di terapia intensiva e otto mesi di riabilitazione prima di poter tornare a casa. Una volta fatto ritorno a casa, ho provato moltissimi sport, però mi mancavano troppo i motori e l’adrenalina che solo loro sanno dare. Così ho creato un progetto e l’ho portato in diverse parti d’Italia. Lo stesso ha visto la predisposizione di speciali mezzi da kart cross ed è stato realizzato grazie al sostegno di un’azienda di cosmetici che ha finanziato la mia idea progettuale dicendomi “io credo in te”. In seguito, nel 2018, sono diventato il primo pilota di kart cross con disabilità a correre insieme ai normodotati. La cosa più bella è stata che, nel 2020, sono riuscito a diventare campione italiano di tale disciplina. Una volta fatto ciò, le scuole volevano la mia testimonianza, per dimostrare che, oltre le difficoltà, si può ricominciare a vivere nonché per portare speranza al mondo della disabilità. Mi sentivo però parte di una sorta di élite ed ho quindi deciso, con metà dell’importo destinato al progetto “kart cross”, di finanziare l’acquisto di un mezzo side by side, nel quale una persona con disabilità può salire senza difficoltà e provare l’emozione che solo i motori sanno dare. Ciò mi ha fatto capire che non volevo alzare una coppa o una medaglia, ma dovevo mettere a disposizione la mia forza e la mia grinta per le altre persone con disabilità. Così, nel 2019, è nato “CROSSabili”, con cui organizziamo circa cinquanta eventi all’anno dedicati alle persone con disabilità e non stiamo mai fermi”.

Quali sono i suoi auspici per il futuro? In che modo chi lo desidera può aiutare “CROSSabili”?

“I miei auspici sono quelli di diventare un punto di riferimento, creando reti sempre più grandi, con l’obiettivo di coinvolgere nelle nostre azioni più persone con disabilità possibili e riuscire ad aiutarle concretamente nella realizzazione dei loro sogni. Oltre a ciò, mi piacerebbe molto riuscire a far guidare molti ragazzi. Inoltre, ho molta voglia di creare dei servizi per le stesse in quanto, mi sono reso conto che, far muovere più di dieci persone in carrozzina è molto complicato. Ci sono quindi molti elementi che possiamo mettere in campo per essere d’aiuto. Si può sostenere la nostra azione in molti modi, le persone con disabilità partecipano a tutte le nostre attività in modo totalmente gratuito, ciò è reso possibile dal fatto perché molte aziende ci sostengono. Attuiamo inoltre delle raccolte fondi e, attraverso il nostro sito web, si possono effettuare delle donazioni”.

Christian Cabello

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