Protezione mariana per il mondo sull’orlo della guerra. Intervista allo storico Cantori

Ecco perché la Madonna è invocata col titolo di "Regina della Pace" e, nel corso dei conflitti, "si guarda a Lei ed ai Suoi occhi 'misericordiosi'"

guerra

Come un secolo fa di nuovo la guerra mondiale a minacciare l’umanità. 105 anni fa Benedetto XV si rivolse a tutti i cristiani. Chiedendo preghiere per ottenere la pace in un’Europa devastata dalla prima guerra mondiale. Nello stesso mese del 1917 la Madonna apparve a tre pastorelli di Fatima. Che nella mattinata, avevano partecipato alla Santa Messa in cui il parroco aveva raccomandato l’intenzione del Pontefice. E cioè di pregare per la pace nel mondo. Nel 1954 il Papa Pio XII istituiva la festa di Maria Regina. Il titolo di “Regina della Pace” o “Madonna della Pace” ha però una tradizione molto antica.

L’abisso della guerra

Dunque il mondo è nuovamente sull’orlo di una guerra planetaria. Da Fatima a Loreto, il più intenso messaggio di pace è rappresentato dalla devozione mariana. Interris.it ha intervistato il professor Matteo Cantori, docente di Storia dei Rapporti tra Stato e Chiesa. E di Santa Sede e Cooperazione Internazionale all’Università “Niccolò Cusano” di Roma. “La Madonna è, per sua natura, una donna di pace e che desidera la gioia dei suoi figli– spiega lo storico e giurista marchigiano-. È invocata col titolo di “Regina della Pace” e, nel corso dei conflitti, si guarda a Lei ed ai Suoi occhi ‘misericordiosi‘. Occhi che piangono. Occhi che gioiscono. Occhi che guardano al Figlio. In ogni luogo mariano, si ripete quello che la Vergine disse ai servi del banchetto cananeo. ‘Fate quello che vi dirà‘”. E “Regina della pace, prega per noi” è l’ultima invocazione delle litanie introdotte nel mese dedicato alla Madonna all’inizio di questo secolo. E cioè nel 1917 da papa Benedetto XV. Il Papa che condannò l'”inutile strage” del conflitto mondiale. guerraProfessor Cantori, cosa distingue il santuario di Loreto dagli agli altri luoghi mariani nel mondo?
“Loreto offre la possibilità di trovarsi a Nazareth, pur rimanendo in Italia. Il pellegrino rivive l’abbraccio materno in quelle sacre mura, povere pietre della Terrasanta. Quando una madre stringe al cuore i propri figli, questi ultimi hanno modo di sentire il battito del suo cuore. Ecco, a Loreto, si può avvertire questo, una reale presenza. Anche perché Padre Pio diceva: ‘A Loreto, la Madonna passeggia’. Siamo nella sua casa!”guerraPerché è importante per l’umanità del terzo millennio conoscere il patrimonio di fede e storia della Santa Casa di Loreto?

“A livello storico, l’importanza di Loreto è indiscutibile. Unico caso al mondo in cui un edificio per buona parte sia stato trasportato. Impiantato senza fondamenta. E rimasto ben saldo ai movimenti tellurici nel corso dei secoli. Poi, sotto un profilo, artistico: la Basilica della Santa Casa è un esempio di chiesa-fortezza. In cui ogni Paese europeo ed extraeuropeo ha dato un suo contributo in termini di bellezza”.guerraA cosa si riferisce?

“Pensiamo alla storia di San Giuseppe della Cappella Spagnola. O al superbo coro ligneo di quella tedesca. O ancora, all’originalità della cappella americana. Infine, Loreto, è la Città di Maria. ‘L’altra metà di Nazareth’ è la definizione che, a mio avviso, sintetizza il patrimonio di plurisecolare mariologia”.Si è appena celebrato l’Anno della Vergine Lauretana, qual è il significato speciale di questa devozione in pandemia?

“Il Giubileo per il centenario della proclamazione della Madonna di Loreto quale Patrona dell’Aeronautica è stato un biennio di grazia. Un biennio, a motivo della pandemia. Un periodo in cui, prescindendo dalle solenni celebrazioni e ricorrenze dell’Arma Azzurra, quelle pietre di colore scuro ci hanno detto dolcemente. ‘Torniamo dalla Mamma!’. È stato il tempo del grande ritorno. Del riprendere confidenza anche con il sacro. Dopo la cesura dettata dall’imperversare dell’emergenza Covid. E la Vergine di Loreto è anche ‘Salute degli Infermi'”.