Dipendenze, allarme Fentanyl. Gli effetti dell’escalation: dagli Usa all’Europa

Stati Uniti, più morti per overdose da psicofarmaci che in Iraq, Afghanistan e Vietnam. Allerta per una sostanza stupefacente 50 volte più potente dell'eroina

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Sos dipendenze. “Abbiamo avuto più morti di Fentanyl che americani uccisi in Iraq, Vietnam e Afghanistan messi insieme“, avverte l’ex governatrice della South Carolina, Nikki Haley, nel corso del dibattito tv tra candidati repubblicani alle primarie presidenziali. L’affermazione ha colpito la platea che segue il dibattito è vera: secondo i dati dei “Centers for Disease Control and Prevention”, sono 150 mila le persone morte per overdose da psicofarmaci che includono il fentanyl, il farmaco più diffuso. I soldati americani morti in Iraq, Afghanistan e Vietnam sono stati 65.114. E a circa una settimana dalla morte per overdose in un asilo nido di un bimbo di un anno nel Bronx, a New York, è di nuovo allarme Fentanyl negli Stati Uniti. Secondo quanto mostrano le immagini drammatiche diffuse dai media americani, una bimba di soli due anni è stata salvata dopo essere stata soccorsa in fin di vita. Per una overdose da Fentanyl, il potente oppiode che ha ucciso il piccolo Nicholas Domenici all’asilo e che ogni anno causa migliaia di morti in America.
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Allerta dipendenze

La drammatica sequenza del salvataggio, avvenuto lo scorso 19 settembre in Wisconsin, è stata ripresa della bodycam della polizia. Nel video shock si vede la bimba stesa sul pavimento priva di conoscenza e la madre che urla. Gli agenti cercano di rianimarla e chiedono se si è strozzata con qualcosa. Ma la donna continua a rispondere soltanto, “non lo so, non lo so”. Poi uno dei poliziotti chiede ad un collega di controllare se nell’appartamento c’è della droga e allo stesso tempo decide di somministrare alla piccola il narcan, il farmaco anti-overdose. Grazie all’iniezione la bambina riprende a respirare e lentamente a riprendere conoscenza, viene caricata su un’ambulanza e portata in ospedale. In casa sono state trovate sostanze come Fentanyl, marijuana, narcotici e altre droghe, la madre è stata arrestata. Il fentanile  è un farmaco oppiaceo derivato dalla morfina, il famoso alcaloide estratto dal papavero da oppio. L’overdose comporta una depressione respiratoria che può regredire con il naloxone. Può anche subentrare una morte improvvisa per arresto cardiaco o grave reazione anafilattica. Negli esseri umani sono sufficienti 2 mg di Fentanyl per essere letali
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Fentanyl killer

Morto a 22 mesi durante il riposino pomeridiano in un asilo nido di New York a causa del Fentanyl, il terribile oppioide che ogni anno uccide migliaia di persone degli Stati Uniti. E’ la tragedia di Nicholas Dominici e di altri tre bambini, per fortuna, solo intossicati dalla droga. Salvati grazie ad un’iniezione di Narcan, il farmaco che si usa sui tossicodipendenti, in caso di overdose. Il dramma si è consumato al “Divino Niño“, nel Bronx. Ufficialmente Nicholas, che avrebbe compiuto due anni a novembre, è morto per arresto cardiaco. Ma la polizia ha capito subito che c’era altro dietro al suo decesso quando ha trovato nascoste in una delle stanze dell’asilo attrezzature di solito utilizzate nella produzione di oppioidi. In particolare, una pressa di cui gli spacciatori si servono per confezionare grandi quantità di droga. L’autopsia su Nicholas e le analisi del sangue e delle urine non hanno lasciato dubbi agli investigatori. I bimbi hanno inalato Fentanyl, una sostanza stupefacente 50 volte più potente dell’eroina. Il particolare che rende questa storia ancora più inquietante è che la droga è stata trovata nascosta sotto i materassini dove i piccoli fanno il loro riposino pomeridiano. Un chilo di Fentanyl, una quantità in grado di uccidere 500.000 persone.
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Spaccio nell’asilo

“Lo amo, mi manca, nessuno me lo riporterà indietro”, ha dichiarato il padre di Nicholas, Otoniel Feliz, straziato dal dolore per la perdita di suo figlio. Per la sua morte e l’avvelenamento degli altri tre bambini sono stati fermati la titolare dell’asilo Grei Mendez, 36 anni, e il suo dipendente Carlisto Acevedo Brito, 41 anni, entrambi accusati di omicidio colposo e possesso illegale di droga. “Gli arrestati gestivano un centro di spaccio nell’asilo, un luogo dove ci si aspetta che i nostri figli siano al sicuro“, ha dichiarato il procuratore di Manhattan, Damien Williams. La polizia sta cercando anche il marito della Mendez che, poco prima dell’arresto, ha cancellato dal suo telefono 20.000 messaggi. La struttura ‘Divino Niño’ aveva superato un controllo degli ispettori sanitari lo scorso 6 settembre.
Droghe

Dipendenze da oppioidi

“I miei uomini non sono addestrati ad individuare il Fentanyl, forse dovrebbero esserlo”, ha risposto il commissario alla Salute di New York, Ashwin Vasan, senza riuscire a spegnere le polemiche sul degrado della metropoli. E sulla diffusione della droga nelle sue strade.  Il Fentanyl, che può essere prescritto in caso di dolori molto acuti e che troppo spesso i medici americani consigliano con leggerezza, uccide ogni anno migliaia di persone negli Usa. Lasciando dietro di sé luoghi vere e proprie città fantasma, come in Virginia, uno degli stati più colpiti. Una vera e propria epidemia raccontoppioidiata in libri, documentari e anche serie tv. All’oppioide “classico”, inoltre, negli ultimi anni si è aggiunto quello che arriva dal Messico, spacciato dai cartelli del narcotraffico, tagliato con sostanze chimiche provenienti dalla Cina e ancora più pericoloso. Il professor Antonio Nicaso è un docente universitario di crimine organizzato in Nord America. E’ autore di 23 saggi sulla ‘ndrangheta insieme al procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri: “Un chilo di polvere di Fentanyl costa 10.500 euro“, afferma il professor Nicaso.