Cybersecurity, così la guerra in Ucraina impone all’Italia l’autonomia. Rete nazionale di servizi e investimenti strategici

Il valore dell’italianità nella scelta tecnologica delle aziende nazionali e le opportunità per la sicurezza informatica in arrivo con il Pnrr. Giovedì a Milano, Ermes-Intelligent Web Protection interverrà a “Made in Italy- Italian style incontra la cybersecurity”  

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Sos cybersecurity. L’invasione russa dell’Ucraina impone all’Italia nuovi parametri di sicurezza informatica. E cioè sostituzione dei software esteri. Creazione di una rete di servizi cyber nazionale. Indipendenza italiana. Sviluppo di nuove tecnologie e investimenti strategici. Ermes-Intelligent Web Protection indica i principali obiettivi. Per una strategia di sicurezza informatica italiana risolutiva dopo lo stop a Kaspersky.cybersecurity

Allarme cybersecurity

La guerra tra Russia e Ucraina ha tolto il velo a una criticità italiana. La dipendenza del Paese dai sistemi antivirus russi. Prima dello stop da parte del governo, Kaspersky contava oltre 2 mila partnership come fornitore del settore pubblico. Tra forze dell’ordine. Ministeri. Comuni. Aziende partecipate. Società private. Come ridisegnare, ora, una strategia di cyber sicurezza nazionale? A porsi la questione è il team ricerca e sviluppo di Ermes-Intelligent Web Protection. Un’impresa italiana selezionata da Gartner nella top 100 delle realtà mondiali che applicano l’intelligenza artificiale alla cybersecurity. Ecco come l’Italia potrebbe costruire la propria cyber indipendenza in 5 step. Sfruttando al meglio i 623 milioni di euro in arrivo con il Pnrr.cybersecurity

Soluzioni italiane

Il primo passo, secondo il vademecum di Ermes, è staccarsi dai software esteri. Il processo di sostituzione dei software esteri può avvenire in due fasi. Ossia individuazione di alternative e migrazione. Con la prima è fondamentale inserire tra i driver di scelta delle aziende e della pubblica amministrazione soluzioni italiane. In tutti i loro aspetti. Non solo, quindi, dal punto di vista tecnico. Ma soprattutto lato supporto e sviluppo. Con la migrazione, invece, le imprese non dovranno stringere vincoli contrattuali e tecnici eccessivamente invasivi. Per evitare che si dilatino eventuali tempi e modalità di uscita. E’ necessario poi creare una rete di servizi cyber nazionale. Una buona strategia a lungo termine prevede di alzare il budget italiano. Ciò per difendersi da fenomeni preoccupanti in crescita. Come, ad esempio, la cyber war. Il processo dovrebbe essere, oltreché su scala nazionale, di più ampio respiro. Coinvolgendo l’Unione Europea. E differenziando tra decisioni interne e decisioni unanimi. Ogni nazione dovrebbe definire da quali pericoli proteggersi. Tenendo conto di pubblica amministrazione. Infrastrutture sensibili (utility, trasporti, eccetera). E  aziende. Sarebbe opportuno, inoltre, creare una lista di vendor certificati di soluzioni differenziate da cui rifornirsi.cybersecurity

Indipendenza nazionale

Occorre garantire, infatti, l’indipendenza italiana. E’ solo di fronte ad avvenimenti come una pandemia o una guerra che si rende conto di quanto dipendere da altri Paesi renda vulnerabili. Per questo, l’obiettivo strategico principale diventa quello di garantire l’indipendenza Italiana. In tutti gli ambiti. Da avvenimenti in cui la probabilità di successo è quasi totalmente impossibile da prevedere. Servono, quindi, investimenti. Agevolazioni consistenti in ricerca. Università. E assistenza per lo sviluppo di competenze e tecnologie nazionali. In modo che il talento italiano non fugga all’estero. E rimanga, invece, a lavorare su ambiti strategici. Ne deriva la necessità di puntare sulle nuove tecnologie. La ridefinizione di una strategia di sicurezza informatica può comprendere numerose nuove tecnologie. L’Intelligenza artificiale è un’alleata preziosa per garantire l’indipendenza e la sicurezza nazionali. AI, web3 e blockchain possono rivelarsi i driver di crescita del futuro. “É solo attraverso una strategia nazionale che emergeranno le tecnologie davvero valide e innovative. Preferibili a quelle attuali- spiegano a Ermes-. La maggior parte delle realtà, infatti, adotta ancora soluzioni di sicurezza che si dimostrano inefficaci sul piano pratico. Perché basate principalmente sul brand. Il risultato sarà un circolo virtuoso di cui tutte le realtà potranno solo beneficiare. Con riduzione degli attacchi e condizione di indipendenza garantita“.cybersecurity

Fondi del Pnrr

Bisogna, dunque, investire i fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) in maniera strategica. “623 milioni di euro stanziati per rafforzare l’ecosistema digitale nazionale potenzieranno i servizi di monitoraggio e gestione della minaccia cyber– sottolineano gli esperti di Ermes-. Gli investimenti dovranno puntare sullo sviluppo. L’Italia è chiamata a rafforzare le proprie strutture di sicurezza e le attività di ricerca. Guardando sempre alle nuove tecnologie. Hassan Metwalley è l’amministratore delegato e il co-fondatore di Ermes-Intelligent Web Protection. “Troppe volte l’Italia si è allineata a standard di mercato riferiti a Usa e Israele. Senza approfondire soluzioni ugualmente idonee ma con deficit di brand ‘made in Italy‘- osserva Metwalley-. Lo stop a Kaspersky ci ha portato alla mente l’esigenza di puntare sì sulle nuove tecnologie. Ma, soprattutto, sull’italianità. A partire dai talenti. I percorsi di studio accademici dovranno, infatti, puntare sempre più sull’esperienza formativa in realtà nazionali. Che perseguano la loro valorizzazione. Ed evitino la fuga dei cervelli all’estero. Questo è il momento giusto per definire una strategia nazionale di sicurezza informatica. Che tenga conto di pubblica amministrazione. Aziende. Infrastrutture sensibili. Per non trovarci impreparati di fronte ad eventi tragici come una guerra o una pandemia. Puntiamo sull’Italia”. Giappone

Intelligenza artificiale

Ermes- Intelligent Web Protection nasce all’interno dell’incubatore I3P del Politecnico di Torino nel 2018 da un’idea di Hassan Metwalley. Sviluppare un algoritmo di intelligenza artificiale per proteggere gli utenti dagli attacchi informatici. Uno scudo evoluto capace di individuare sofisticati malware. E minacce che sfuggono ai tradizionali sistemi di sicurezza. Vincitrice del Primo Premio PNI CUBE 2017, oggi Ermes è l’unica eccellenza italiana selezionata da Garter. Nella top 100 mondiale delle realtà specializzate in AI Cybersecurity. Una garanzia di soluzioni diversificate. Il valore dell’italianità nella scelta tecnologica delle aziende nazionali. E le opportunità per la sicurezza informatica in arrivo con il Pnrr. Giovedì a Milano, Ermes-Intelligent Web Protection interverrà a “Made in Italy- Italian style incontra la cybersecurity”