L’appello contro la guerra dei Vescovi della Costa d’Avorio

Un Paese sconvolto da tensioni sociali riceve la preghiera dei propri vescovi. E risuona l'eco di Paolo VI e delle sue parole sugli "artigiani di pace"

La Repubblica della Costa d’Avorio è uno stato dell’Africa occidentale con quasi 20 milioni di abitanti ed ex colonia francese indipendente dal 7 agosto 1960. Tanto premesso il Paese è contrassegnato da forti proteste interne, dopo che, alle elezioni generali tenutesi il 31 ottobre scorso, il Presidente Alassane Outtara è stato rieletto per un terzo mandato con percentuali di gradimento che – secondo i media governativi – sfiorerebbero il 94 % con però solo il 10% degli aventi diritto che si sono recati alle urne.

Questo ha scatenato proteste imponenti in Costa d’Avorio, in quanto la Costituzione prevede un limite massimo di due mandati ma, il Presidente Outtara con il supporto del partito di maggioranza relativa, nel 2016 ha apportato una serie di emendamenti che permetterebbero di non calcolare il primo mandato elettivo al fine di consentire la partecipazione dello stesso ad una ulteriore tornata elettorale.

L’appello dei vescovi

I disordini in atto in Costa d’Avorio hanno causato l’espatrio di 8000 cittadini ivoriani nei paesi confinanti e 16 vittime riportando alla memoria gli scontri avvenuti nel 2010 quando l’allora presidente Laurent Gbagbo non riconobbe il risultato elettorale e si rifiutò di cedere il potere al presidente eletto Outtara causando disordini e violenze.

Alla luce di quanto precedentemente esemplificato assume una fondamentale ed imprescindibile importanza l’appello alla pace ed al dialogo lanciato dai vescovi della Costa d’Avorio pochi giorni fa attraverso il C.E.C.C.I. – Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale – con l’auspicio della ripresa di un dialogo che possa portare alla pacificazione immediata e ad una contestuale liberazione dei prigionieri politici con un ritorno in patria degli esiliati, al fine di favorire un processo di riconciliazione nazionale.

Le parole di Paolo VI

Infine, alla luce del lungimirante appello alla pace formulato dai vescovi, è importante che tutte le nazioni congiuntamente agli organismi sovranazionali deputati agiscano in proficua sinergia con l’obiettivo di promuovere il processo di pace in Costa d’Avorio attraverso colloqui distensivi tra le parti politiche coinvolte. Rendendo onore al fulgido appello alla pace pronunciato da Papa Paolo VI alle Nazioni Unite nel 1965 ma di estrema attualità: “Mai più la guerra! Questa è l’implorazione di noi tutti, degli uomini e delle donne di buona volontà. E’ il sogno di tutti i cercatori e artigiani della pace, ben consapevoli che ogni guerra rende il mondo peggiore di come l’ha trovato”.