Quota 100: oltre 10mila domande nella Pa

Boom di richieste all'Inps per i dipendenti pubblici con quota 100. Sono infatti ben 10.336 le domande presentate dagli statali per andare in pensione con il sistema 62+38 voluto dalla Lega. Si tratta dei primissimi dati elaborati dall'Inps in base alle richieste di uscita già ad agosto 2019, primo mese di avvio per la riforma nella pubblica amministrazione (Pa). I numeri di fine luglio parlano di 164.907 domande pervenute all'Istituto, di cui oltre 60mila arrivate dai lavoratori dipendenti. In stragrande maggioranza si tratta di uomini (121.888 contro 43.019 donne), mentre anagraficamente prevalgono i lavoratori tra i 63 e i 65 anni di età.

I numeri

Più della metà – il 55% – delle domande di pensionamenti arriva dagli enti locali (Comuni, Regioni, Province) con 5.694 richieste. Segue il comparto della sanità – paramedici, amministrativi e tecnici  – con 2.023 richieste, che si sommano alle 321 di medici e veterinari. Buoni numeri anche per ministeri e agenzie fiscali (1612), mentre chiudono dirigenti, docenti e personale Ata della scuola con 240 domande, ma qui il picco è atteso a settembre, quando inizierà in muovo anno scolastico. Complessivamente, quasi otto su dieci (il 77%) dei dipendenti statali che lasciano il mondo del lavoro provengono da enti pubblici e sanità. Ed è allarme rimpiazzi: “La Pa è già sotto organico di 253 mila persone e ci sono altri 400 mila dipendenti pronti ad andare in pensione, un'emorragia accelerata, come già verificato solo nel mese corrente. Serve, con urgenza – spiega il sindacato Uil Fpl su RaiNews.it – un piano straordinario di assunzioni perché lo sblocco del turn-over non è sufficiente: ospedali e uffici pubblici sono già in ginocchio”.