M5s k.o. in Abruzzo, l'analisi di Di Maio

Era difficile che il flop elettorale in Abruzzo passasse inosservato in casa M5s, sopravanzato non solo dalla coalizione del Centrodestra (che conferma il trend in crescita) ma anche da quella del Centrosinistra, incassando un risultato inatteso e, in qualche modo, probante per capire l'andamento dell'indice di gradimento dei pentastellati. Considerando che le regionali in Abruzzo erano dai più considerate il primo test del governo Conte, per il leader e vicepremier Luigi Di Maio valeva la pena di tirare le somme su cosa è stato e, soprattutto, sul perché. Per il ministro la ricetta è semplice: “E' necessario arrivare sempre alle amministrative con un percorso che preveda un lavoro sul territorio fatto di incontri con categorie, mondo del sociale, con gli amministratori. Non improvvisando come a volte accade”.

Test amministrativi

Ma questa è un'analisi che non vale solo per l'Abruzzo, visto che il leader pentastellato elenca i recenti insuccessi locali nel suo post sul Blog delle stelle, arrivando a sottolineare la necessità di “dire una verità che tutti nel MoVimento conosciamo, ma nessuno ha ancora avuto il coraggio di dire”. E la dice, Di Maio, proprio citando gli insuccessi alle urne in Molise e Sicilia, prima ancora che in Abruzzo: “Se non siamo riusciti a conquistare una regione con Giancarlo Cancelleri nonostante il 35%, con Andrea Greco nonostante il 38% e con Sara Marcozzi, persone che hanno dato l'anima nel territorio per anni e che hanno fatto l'impossibile, è chiaro che ci sono alcuni problemi di fondo. Che come Movimento dobbiamo affrontare. Che io come capo politico del Movimento 5 Stelle intendo affrontare”. Questo, secondo Di Maio, vuol dire pure “che dove non siamo pronti dobbiamo smetterla di presentarci. Mi ha colpito il fatto che in alcuni regioni in questi anni i siamo rimasti nella nostra zona di comfort, evitando di incontrare categorie importanti come ad esempio quelle dell'imprenditoria e del volontariato. E' ora di farlo”.

“Il governo durerà 5 anni”

Per il vicepremier pentastellato, la chiave del successo nelle amministrative sta in strategia e rigore: “Pensate a come abbiamo affrontato le politiche. Apertura a nuovi mondi con gli uninominali e la squadra di governo portandoci dentro tante competenze, coinvolgendo persone del mondo accademico, scientifico, delle forze dell'ordine, dell'imprenditoria e incontrando quotidianamente un'impresa per ascoltare i problemi veri delle persone”. La panacea? “Migliorare la presenza del Governo e dei parlamentari sul territorio, di questo parleremo alla prossima assemblea dei parlamentari che si terrà lunedì sera… Mi ha colpito il fatto che in alcune regioni in questi anni siamo rimasti nella nostra zona di comfort, evitando di incontrare categorie importanti come ad esempio quelle dell'imprenditoria e del volontariato. E' ora di farlo”. Concludendo il post, Di Maio lascia spazio anche a una stima delle tempistiche di un esecutivo che, in questi giorni, sta affrontando sfide cruciali. E il vicepremier si mostra sicuro: “Io ho dato la mia parola agli italiani che si va fino in fondo. Questo Governo durerà 5 anni e ispirerà tanti altri governi europei. C'è poi chi pensa che per vincere in Abruzzo dovevamo far cadere il Governo. Questo finché ci sarò io non avverrà”.