Intervento

Come riconoscere i propri talenti e farli moltiplicare

Il talento è solo la voglia di fare qualcosa. Tutto il resto è sudore, traspirazione, disciplina.
(Jacques Brel)

Un vincente è qualcuno che riconosce il suo talento naturale, lavora sui suoi limiti per tramutarli in abilità, e usa queste abilità per realizzare i suoi obiettivi. (Larry Bird)

La parola talento dal greco: tàlanton, che significava piatto della bilancia, peso, somma di denaro – acquisendo prima il senso di inclinazione (nell’immagine dell’inclinazione della bilancia), e poi diffuso col pieno significato attuale attraverso la parabola evangelica dei talenti.

Ogni talento è un’abilità naturale ed è prezioso come l’oro, ma è anche una responsabilità e una missione. Siamo tutti “talentuosi” o “carismatici”, San Paolo scrive: “Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune”.

Papa Francesco specifica: “Il carisma è una grazia, un dono elargito da Dio Padre, attraverso l’azione dello Spirito Santo. Ed è un dono che viene dato a qualcuno non perché sia più bravo degli altri o perché se lo sia meritato: è un regalo che Dio gli fa, perché con la stessa gratuità e lo stesso amore lo possa mettere a servizio dell’intera comunità, per il bene di tutti. Parlando in modo un po’ umano, si dice così: “Dio dà questa qualità, questo carisma a questa persona, ma non per sé, perché sia al servizio di tutta la comunità”.

I talenti non sono per noi o per fare “show“, ma per rendere felici noi stessi e gli altri. I talenti li dobbiamo coltivare, sviluppare e promuoverli. Se sei nato per fare il musicista e fai l’astronauta, non vivi qui il sogno che Dio ha per te. Quando diciamo quella persona è piena di talenti, ma perché non vediamo quanto ha sudato, sofferto e si è umiliato per questi “benedetti” talenti. I talenti sono doni di Dio e abbiamo questo tempo sulla terra per realizzarli e metterli a frutto per il bene degli altri.

La parabola dei talenti è un brano motivazionale per mettere a frutto tutti i doni che Dio ci ha dati. Cassius Clay, che è stato uno dei pugili più grandi del mondo diceva: “Io sono un uomo comune che ha lavorato duramente per sviluppare il talento che gli è stata donato. Ho creduto in me, e io credo nella bontà altrui”.

Papa Francesco rivolgendosi ai giovani diceva al Circo Massimo: “A voi, che siete all’inizio del cammino della vita, chiedo: Avete pensato ai talenti che Dio vi ha dato? Avete pensato a come potete metterli a servizio degli altri? Non sotterrate i talenti! Scommettete su ideali grandi, quegli ideali che allargano il cuore, quegli ideali di servizio che renderanno fecondi i vostri talenti. La vita non ci è data perché la conserviamo gelosamente per noi stessi, ma ci è data perché la doniamo. Cari giovani, abbiate un animo grande! Non abbiate paura di sognare cose grandi!”.

Alla fine della vita il Signore ci chiederà: come abbiamo usato il nostro tempo? Cosa abbiamo fatto della nostra vita? Come abbiamo messo a frutto i talenti che Dio ci ha dato?

Ecco dei piccoli consigli per mettere in pratica la parabola dei talenti.

DECALOGO DEI TALENTI

1. I talenti sono doni umani e spirituali
2. Non dire: “Non so far nulla!”, ma scopri i tuoi talenti
3. Non ti svalutare e non ti lasciare svalutare
4. Sviluppa i tuoi talenti con il sudore e la creatività
5. Allena i tuoi talenti. Sii perseverante e costante
6. I tuoi talenti rendono felice te e gli altri
7. Mettici la passione e l’entusiasmo nei tuoi talenti
8. Non essere invidioso dei talenti degli altri
9. Non essere vanitoso e orgoglioso per i tuoi talenti
10. Ringrazia continuamente Dio per i tuoi talenti

Concludo con un testo di un canto brasiliano:
Dio solo può dare la fede,
tu, però, puoi dare la tua testimonianza;
Dio solo può dare la speranza,
tu, però, puoi infondere fiducia nei tuoi fratelli;
Dio solo può dare l’amore,
tu, però, puoi insegnare all’altro ad amare;
Dio solo può dare la pace,
tu, però, puoi seminare l’unione;
Dio solo può dare la forza,
tu, però, puoi dar sostegno ad uno scoraggiato;
Dio solo è la via,
tu, però, puoi indicarla agli altri;
Dio solo è la luce,
tu, però, puoi farla brillare agli occhi di tutti;
Dio solo è la vita,
tu, però, puoi far rinascere negli altri il desiderio di vivere;
Dio solo può fare ciò che appare impossibile,
tu, però, potrai fare il possibile;
Dio solo basta a se stesso,
egli, però, preferisce contare su di te.

fra Emiliano Antenucci

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