È il momento più propizio per l’Europa

Ho sempre provato fastidio per l’attitudine di molti italiani di prendersela con altri paesi, accusati di volerci mettere in difficoltà e di voler approfittare di noi; di congiurare contro l’Italia. Ne ho sentito dire di ogni colore dei tedeschi, rei di volerci sottomettere e di usare l’Europa per impadronirsi di ogni paese del continente. Ma nessuno è riuscito mai a dissuadermi che sono state accuse provenienti potenze straniere per screditare la valenza morale e politica della completa edificazione della Unione Europea come entità statuale, mosse in appoggio anche  da sodali indigeni in qualche modo ‘assoldati’ da chi ha interesse a far fallire il grande disegno dell’Europa. Infatti, c’è in piedi una operazione da molti anni da parte di potenze extraeuropee, di spendersi in ogni modo a che non abbiano concorrenti potenzialmente di grande forza, come potrebbero diventare tutti i popoli europei Uniti.

Ma tornando ai tedeschi, proprio in questi ultimi mesi, stiamo notando la loro benefica iniziativa politica a favore di tutti, in particolare della cancelliera Angela Merkel, che si sta dimostrando all’altezza dei più grandi statisti democristiani degli anni cinquanta, che in controtendenza alle disastrose guerre  del novecento, vollero in tutti i modi individuare un disegno per la pace tra gli europei, unificando gli sforzi per disegnare una politica di cooperazione economica su carbone ed acciaio, all’epoca grandi risorse strategiche. Frau Merkel, con mirabile cautela e determinazione ha incoraggiato in ogni modo con maestria e tessendo con i capi di stato più lungimiranti, una risposta di grandi dimensioni per difendere le economie dei paesi dell’Europa, a rischio anche di incomprensione con il suo popolo tedesco. Infatti, i mezzi finanziari sono diventati tanto cospicui da eguagliare gli investimenti varati dagli USA che ha il vantaggio, rispetto a noi, si dispone di uno stato federale, i cui poteri sono solidi ed efficaci da due secoli e mezzo circa.

Dunque da quale ambiente culturale e politico poteva venire un impegno così determinato ed intelligente, se non da ambienti cristiani? Per questa ragione, coloro che in Italia sono ispirati cristianamente farebbero bene ad unificarsi negli sforzi per combattere la buona battaglia Europea. Un impegno per fare forti i popoli europei Uniti in economia, per fortificare le tradizioni e vivificare le nostre radici cristiane attraverso l’Europa forte nel mondo. Questo è il momento più propizio.